Durante la Shoah - il genocidio della popolazione e della cultura ebraica perpetrato dal 1935 al 1945 in Germania e nei Paesi occupati dalle potenze dell’Asse Roma-Berlino durante la Seconda guerra mondiale secondo l’ideologia razzista antisemita predicata da Adolf Hitler - ci fu chi cercò di salvare gli ebrei, chi li nascose, chi li aiutò a espatriare con documenti falsi, chi li sfamò o diede loro un lavoro, chi, vedendoli soffrire, li soccorse in qualche modo invece di rimanere indifferente.
Ci fu anche chi a rischio della vita volle verificare di persona cosa succedeva nei lager nazisti in cui venivano deportati gli ebrei, per poterne testimoniare in modo irrefutabile, contro il disegno di occultare le prove dello sterminio.