Gariwo
https://it.gariwo.net/magazine/shoah-e-nazismo/consigli-di-lettura-per-il-giorno-della-memoria-22928.html
Gariwo

Consigli di lettura per il Giorno della Memoria

Una selezione di libri per i ragazzi

In vista di questo periodo dedicato alla Memoria, abbiamo pensato di raccogliere consigli di lettura per affacciarsi a questo tema in modo creativo e da diversi punti di vista. Riflettere sugli avvenimenti che ci hanno preceduto per capire il presente significa ricercare le coordinate che ci permettano di interpretare le nuove situazioni con la consapevolezza dei pericoli o delle opportunità che certi meccanismi culturali, sociali e individuali innescano.


PER I PIÚ PICCOLI...

Il Giorno della Memoria spiegato ai miei nipoti, di Lia Levi, Piemme - Il battello a vapore, 2021

In un dialogo fatto di domande, curiosità e riflessioni, Lia Levi racconta il significato del Giorno della Memoria. Attraverso le date della Storia, a partire dal 27 gennaio 1945, ripercorre la sua infanzia segnata dalle Leggi razziali e dall’occupazione nazista. Ma lo fa in modo speciale, rivolgendosi ai suoi nipoti e a tutti i giovani lettori che negli anni ha incontrato nelle scuole d’Italia e che le hanno posto migliaia di domande. Un libro pieno di saggezza e di amore, che tutti i ragazzi dovrebbero leggere.

La musica del silenzio, di Luca Cognolato e Silvia Del Francia, Feltrinelli KIDS, 2020

Tutto inizia in una giornata come tante, a scuola. Finché il preside entra in classe e annuncia che dal giorno seguente tutte le persone di “razza ebraica” avrebbero dovuto esibire il certificato di cittadinanza, pena il licenziamento o l’espulsione. Il romanzo si ispira alla storia vera di due bambini ungheresi sopravvissuti alla Shoah, venuta alla luce proprio grazie ai diari di Giorgio Perlasca. Ed è al figlio di questo Giusto, onorato da Yad Vashem dal 1989 e figura simbolo dei Giusti tra le Nazioni italiani, che è affidata la prefazione del volume.

Il cavaliere delle stelle, di Luca Cognolato, Silvia Del Francia, Fabio Sardo, Lapis Edizioni, 2020

Si può parlare dei Giusti ai bambini? La Shoah può essere raccontata in una favola? Al termine di questo libro, la risposta non può essere che affermativa. C’era una volta Giorgio Perlasca, che sogna di incontrare un cavaliere e finisce per diventarlo in prima persona...

Fino a quando la mia stella brillerà, di Liliana Segre e Daniela Palumbo, Piemme - Il battello a vapore, 2015

La sera in cui a Liliana viene detto che non potrà più andare a scuola, lei non sa nemmeno di essere ebrea. In poco tempo i giochi, le corse coi cavalli e i regali di suo papà diventano un ricordo e Liliana si ritrova prima emarginata, poi senza una casa, infine in fuga e arrestata. Una testimonianza rivolta ai ragazzi, unica e commovente, su uno dei passi più cupi della storia dell'Uomo.

Le valigie di Auschwitz, di Daniela Palumbo, Piemme - Il battello a vapore, 2019

Da una visita al campo di sterminio di Auschwitz nasce nell’autrice il desiderio di raccontare le storie, immaginate ma tragicamente realistiche, di quattro bambini che nell’Europa dilaniata dalle leggi razziali vivono sulla loro pelle l’orrore della deportazione. Un romanzo intenso e coinvolgente che porta il lettore, ragazzo o adulto, a riflettere su un capitolo della nostra Storia che non deve essere dimenticato.

Tutte le mie mamme, di Renata Piatkowska, Giuntina, 2018

"Ma quante mamme si possono avere?!
Io ne avevo già quattro. Quella vera, che era rimasta nel ghetto; la mamma Maria a Varsavia; la mamma Ania a Otwok; e infine la mamma Irena, che mi ha aiutato per tutto quel tempo e alla quale avevo promesso di ubbidire sempre." Il libro racconta la storia del piccolo Szymon, salvato da Irena Sendler nel ghetto di Vrasavia.


PER I RAGAZZI DELLE SCUOLE MEDIE E SUPERIORI...

Il Giardino dei Giusti, di Daniele Aristarco, Einaudi Ragazzi, 2021

Leggere questo libro in occasione del Giorno della Memoria è un grande tributo a Moshe Bejski, al suo immenso lavoro, e alle storie di tutti quei Giusti ricordati allo Yad Vashem per aver salvato la vita dei perseguitati. Queste pagine, dedicate ai ragazzi ma che risultato piacevoli anche a un occhio adulto, scorrono tra “storielle ebraiche”, battute, una trama che spazia da romanzo storico a spy story, episodi come le leggi razziali, il rastrellamento del ghetto di Roma, la dichiarazione di guerra e, soprattuto, voci. Sono le voci registrate di chi è fuggito dalla deportazione, di chi ha salvato persone innocenti, di chi ha dedicato la vita alla ricerca della verità.

L'ultima volta che siamo stati bambini, di Fabio Bartolomei, Edizioni e/o, 2018

Bartolomei riesce a raccontare gli orrori della guerra e la Shoah in maniera delicata e ironica, proprio come la racconterebbero i bambini. Una grande avventura in cui costruire zattere, andare a dormire senza orari e rubare galline. Un gioco che, tuttavia, ben presto smette di essere divertente e assume le coordinate del dramma. E nel quale ad un certo punto, inevitabilmente, si smette di essere bambini.

Perlasca, di Marco Mastragostino e Armando Miron Polacco, Becco Giallo, 2020

Un racconto a fumetti per giovani e non solo, per riflettere sulle gesta di Giorgio Perlasca e sulla gratitudine che, a lui come ai tanti Giusti dell’umanità, tutti noi dobbiamo. Dare un nome a un Giusto, ricordare la sua vicenda umana, significa toglierlo dall’anonimato e creare attorno a lui un sentimento di emulazione.

Il profumo di mio padre, di Emanuele Fiano, Piemme Edizioni, 2021

Tra Nedo, il padre sopravvissuto ai campi di concentramento, ed Emanuele, il figlio “politico”, viene alla luce un rapporto fatto di silenzi, odori e mistero, tenerezze reciproche e scoperte rivelatorie. Il profumo di mio padre è il tentativo di un passaggio di consegne di una memoria preziosa e indimenticabile e una riflessione attualissima sul male e sugli orrori del passato; ed è, allo stesso tempo, un esempio di come si possa trasformare la catastrofe in un messaggio straordinariamente educativo per le generazioni future, come è accaduto con i libri di Liliana Segre e Primo Levi.

Il Tribunale del Bene. La storia di Moshe Bejski, l'uomo che creò il Giardino dei Giusti, di Gabriele Nissim, Mondadori, Milano, 2003

Gabriele Nissim racconta la vicenda umana dell'uomo che per 25 anni ha presieduto la Commissione dei Giusti di Yad Vashem. Moshe Bejski ha dedicato la sua vita alla valorizzazione degli uomini buoni, spesso scontrandosi con l’ingratitudine dei sopravvissuti. Bejski ha pagato il debito di gratitudine verso il suo salvatore, non solo aiutando Schindler economicamente, ma anche conducendo una campagna controcorrente affinché fosse riconosciuto come Giusto, nonostante la sua vita disordinata. Sotto la sua guida, il Giardino dei Giusti è diventato il luogo emblematico della memoria del Bene in uno dei momenti più oscuri dell’umanità.

Ridere come gli uomini, di Fabrizio Altieri, Piemme, 2018

La grande avventura di due fratelli e un cane lupo in fuga dall'odio nazi-fasciata che ha travolto il mondo. l'autore mette in luce una delle persecuzioni meno note della storia perpetrata dai seguaci di Hitler e Mussolini: quella nei confronti dei bambini disabili.

A un passo da un mondo perfetto, di Daniela Palumbo, Piemme, 2019

Un libro che racconta di come l'amicizia possa varcare ogni confine. Un’amicizia clandestina fatta di gesti nascosti e occhiate fugaci, un’amicizia in grado di far crollare un muro invisibile e di capovolgere il mondo perfetto in cui Iris credeva di vivere.

Jan Karski. L'uomo che scoprì l'Olocausto, graphic novel di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso, Rizzoli Lizard, 2014

Evase da un gulag e dal ghetto di Varsavia, sopportò le torture delle SS e sfuggì al fuoco dei bombardamenti. Portava con sé una verità che avrebbe dovuto scuotere il mondo dalle fondamenta, ma una volta al cospetto dei potenti la sua voce si perse nell'incredulità e nell'indifferenza, schiacciata dalle ferree leggi della guerra.

Vogliamo ricordare, di Lia Levi, Teresa Buongiorno e Eliana Canova, Piemme - Il battello a vapore, 2021

Ma da dove nascono i pregiudizi verso gli ebrei? In Che cos’è l’antisemitismo? Lia Levi ci guida in un percorso di conoscenza e sensibilizzazione sul tema dell’odio razziale. Nel Giorno della Memoria ogni anno in tutto il mondo si ricordano le vittime della Shoah. Alle testimonianze di chi ha vissuto questo periodo buio si affiancano anche storie che ci aiutano a capire e a non dimenticare. Come quella di Io e Sara.

Sophie Scholl e la Rosa Bianca, di Paolo Ghezzi, Morcelliana, Brescia, 2003

Il libro racconta la storia di Sophie School, la più giovane ad appartenere al gruppo La Rosa Bianca e tra i più famosi personaggi della Resistenza tedesca. Una ragazza limpida e coraggiosa, alla ricerca di una radicale coerenza con la sua fede cristiana, ha lottato per la libertà mettendo in gioco la sua vita, affrontando il processo e la morte con una straordinaria serenità.

Gli ebrei allo zoo di Varsavia, di Diane Ackerman, Sperling & Kupfer, Milano, 2009

Questa è la storia di Jan Zabiriski, direttore dello zoo di Varsavia e di sua moglie moglie Antonina. Negli anni della Seconda guerra mondiale, hanno sottratto alla furia nazista più di trecento ebrei nascondendoli nel loro zoo.

L'amico ritrovato, di Fred Uhlman, Feltrinelli, 1971

Il libro racconta la storia della profonda amicizia nata sui banchi di scuola tra due sedicenni, Hans Schwarz e Konradin von Hohenfels. Poco tempo dopo il legame si spezza irrimediabilmente: con la promulgazione delle leggi razziali arriva anche l'ineluttabile conversione di Konradin al nazismo, e Hans, già sottoposto a continue discriminazioni, tradito anche dall'ultimo amico rimasto, si trasferisce negli Stati Uniti dagli zii. Qui inizia una nuova vita, si laurea ad Harvard e diventa un avvocato di successo, ma il dolore per quel tradimento rimarrà sempre nel suo cuore.

Se questo è un uomo, di Primo Levi,Einaudi, Torino, 2005

Romanzo autobiografico di Primo Levi scritto tra il dicembre 1945 ed il gennaio 1947. È la sua testimonianza dell'esperienza nel campo di concentramento di Auschwitz. L'autore racconta che il libro nasce dal bisogno irrinunciabile di raccontare agli altri quanto stava accadendo, di renderli partecipi.

Maus, di Art Spiegelman, Panini Comics, Roma, 2004

Maus è il primo e ormai celebre caso, pubblicato per la prima volta nel 1978, di tentativo di ricorrere all’arma fumetto per trattare la drammaticità di un tema come quello dell’Olocausto. Maus è un doppio racconto. È la storia di una delle più grandi tragedie dell’umanità, vista con la lente deformante di una satira che racconta gli ebrei come topi, i tedeschi nei panni di gatti crudeli e i polacchi come maiali. Ma anche la storia del rapporto tra lo stesso autore e suo padre, sopravvissuto all’Olocausto.

Non perderti le storie dei Giusti e della memoria del Bene

Una volta al mese riceverai una selezione a cura della redazione di Gariwo degli articoli ed iniziative più interessanti. Per iscriverti compila i campi sottostanti e clicca su iscrizione.




Grazie per aver dato la tua adesione!