Eugenio Damiani
Eugenio Damiani, nato a Brescia il 6 ottobre 1872, imprenditore edile laureato in Ingegneria a Padova, insieme alla sua famiglia trasformò la sua “Casa Damiani” a Milano in un fondamentale punto d’incontro per gli oppositori al regime fascista. Sposò la genovese Ada Grossi, amica di Anna Kuliscioff, emigrata russa divenuta protagonista dei socialismo milanese e italiano, compagna di Filippo Turati. Tra i figli dell’ingegnere, Mario Damiani giocò un ruolo importante durante gli anni della resistenza. Il giovane si legò a gruppi socialisti, repubblicani e liberali, attivi clandestinamente nel capoluogo Lombardo. Insieme ai suoi fratelli, Piero e Alberto, venne accusato di aver organizzato un piano per far evadere dal carcere di Piacenza l'antifascista promotore del federalismo europeo Ernesto Rossi.
Eugenio Damiani, nel marzo del 1944, venne catturato dalla polizia repubblichina insieme proprio al figlio Mario in piazza Castello a Milano. Mario fu internato nel campo di concentramento di Fossoli, e poi deportato a Mauthausen-Gusen dove morì. Eugenio Damiani, Medaglia d’oro alla memoria, morì nel campo di concentramento di Bolzano. Era il prigioniero più vecchio del campo, sottoposto a tortura crudelissima.
Segnalato da Francesco Rampichini