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Famiglia Virgili

Giusti tra le Nazioni, contribuirono a proteggere e salvare la famiglia Fullenbaum dalle persecuzioni

La famiglia Virgili - composta dai coniugi Virgilio e Daria e dalle figlie Gianna e Mercedes - si distinse, durante la Seconda guerra mondiale, per il coraggioso salvataggio della famiglia Fullenbaum, di fede ebraica e per tale ragione ricercata e perseguitata dai nazifascisti.

Wolf e Esther Fullenbaum, ebrei di origine polacca residenti a Milano insieme alla figlia Charlotte, nata nel 1938, vennero deportati nel 1940 nel campo di concentramento italiano di Ferramonti in Calabria. In seguito, vennero trasferiti in un campo di “confino libero” per ebrei, sito in provincia di Padova. Tuttavia, allo scopo di sfruttare a proprio vantaggio il vuoto politico scaturito in seguito all’Armistizio del settembre 1943, la famiglia Fullenbaum decise di tentare la fuga dal campo, raggiungendo dopo diversi giorni di viaggio verso l’Italia meridionale - occupata ai tempi dagli Alleati e quindi luogo sicuro per gli ebrei in fuga - Secchiano, frazione di Cagli, nelle Marche, ove decisero di stabilirsi temporaneamente.

Una volta giunti nella cittadina romagnola, i Fullenbaum conobbero la famiglia Virgili, nota a Secchiano per la gestione di una famosa drogheria situata nel centro cittadino. Virgilio Virgili e la sua famiglia disponevano, in aggiunta, di una residenza assai spaziosa; essi decisero di offrire il proprio aiuto alla famiglia ebrea dei Fullenbaum, in fuga da settimane ed in cerca di un rifugio sicuro ove nascondersi per sfuggire ai nazifascisti.

In quel periodo, la famiglia Fullenbaum venne aiutata dall’intera cittadinanza di Secchiano - costituita da circa 600 valorosi abitanti - i quali sostennero, mediante la propria collaborazione, la preziosa opera di bene compiuta dalla famiglia Virgili durante l’intero periodo di clandestinità. In modo particolare, fu Mercedes Virgili - la più piccola tra le figlie di Virgilio e Daria - a legarsi alla famiglia Fullenbaum; la giovane condivise infatti la propria stanza con i coniugi Wolf e Esther e la loro figlia Charlotte, costituendo un sincero rapporto di amicizia perdurato anche in seguito alla fine della Seconda guerra mondiale.

La preziosa opera di salvataggio portata a termine dalla famiglia Virgili venne corredata dalla messa in atto di numerosi scaltri stratagemmi tesi a depistare le investigazioni della polizia nazifascista, la quale era intenta a ricercare la famiglia Fullenbaum. Alla piccola Charlotte vennero, ad esempio, impartite diverse lezioni religiose sul cattolicesimo e le venne insegnato come comportarsi in chiesa: in questo modo i funzionari nazifascisti che ricercavano la sua famiglia sarebbero stati colti in inganno e non avrebbero sospettato che fosse in realtà di fede ebraica.

Solo diversi mesi dopo l’arrivo dei Fullenbaum a Secchiano, Mercedes e Virgilio Virgili accompagnarono la famiglia nel suo ultimo, disperato viaggio alla ricerca della libertà: mostrando grande bontà d’animo e coraggio, i Virgili trasportarono infatti personalmente i Fullenbaum fino alla zona di occupazione alleata, dove questi ultimi vennero ospitati per mesi in un centro di accoglienza per sfollati a Cinecittà (Roma) e poterono infine - nel 1950 - trasferirsi negli Stati Uniti. 

Virgilio Virgili venne sottoposto, di ritorno dal suo viaggio a Roma, a diversi interrogatori da parte della polizia investigativa tedesca, la quale lamentava un suo presunto coinvolgimento nel salvataggio di ebrei fuggiaschi; fortunatamente, non vennero riscontate evidenze della sua partecipazione al salvataggio dei Fullenbaum e Virgilio potè vivere in libertà fino alla propria morte, occorsa nel novembre del 1945.

Grazie alla valorosa opera di bene compiuta dalla famiglia Virgili, Virgilio, Daria, Gianna e Mercedes sono stati riconosciuti - in seguito alla preziosa testimonianza di Charlotte Fullenbaum - Giusti tra le Nazioni dallo Yad Vashem di Gerusalemme nel 1992 per onorare lo strenuo atto di giustezza compiuto dalla famiglia romagnola, la quale aveva coraggiosamente salvato un’intera famiglia di ebrei dagli orrori della Shoah. La famiglia Virgili è oggi ricordata nel Giardino dei Giusti di Falconara Marittima (AN), dove la loro memoria è stata onorata attraverso l’intitolazione di un albero preesistente. La scelta di onorare la famiglia Virgili è stata presa dagli studenti della scuola media di Falconara Marittima, ove il Giardino è situato, anche grazie agli sforzi profusi dallo storico ricercatore Graziano Fiordelmondo, il quale ha dedicato numerosi studi di ricerca alla figura di Virgilio Virgili ed alla sua famiglia.

Giardini che onorano Famiglia Virgili

Famiglia Virgili sono onorati nei Giardini di Falconara - Scuola media e Jesi - Liceo Artistico Edgardo Mannucci.

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