
Antifascista fin dagli anni '30, ancora giovanissimo si iscrive al Partito Comunista ed è costretto a emigrare in Francia. Dopo aver partecipato come volontario alla guerra di Spagna a fianco dei repubblicani, partecipa alla lotta clandestina contro il nazifascismo facendo la spola tra Francia e Italia. Divenuto uno dei capi della Resistenza, più volte catturato e più volte evaso, nell'ottobre del 1944 viene fermato dalle SS, che non riconoscono la sua vera identità. Deportato prima a Bolzano e poi a Mauthausen, partecipa alla resistenza all'interno del campo e aiuta i compagni in difficoltà. In particolare, rinuncia a salire sull'ambulanza della Croce Rossa che lo deve portare in salvo durante uno scambio di prigionieri, per lasciare il suo posto a una ragazza incinta, Augusta Romegialli, vittima di uno stupro, il cui bambino verrebbe sicuramente ucciso dalle SS nel lager.
Tornato in Italia alla liberazione di Mauthausen nel maggio 1945, Giuliano partecipa all'Assemblea Costituente e milita come dirigente e parlamentare nelle file del PCI con vari incarichi. Scrive diversi libri di memorie, tra cui Mauthausen sull'esperienza del lager, per lasciare ai giovani memoria di quel tragico passato.
Augusta Romegialli sopravvive e partorisce una bimba, Maria Rosa, che riuscirà, da adulta, a ricongiungersi con gli altri figli di mamma Augusta e a ricostruire l'incredibile storia della sua salvezza. La vicenda è confermata dalla testimonianza di Teresa Mattei, che racconta le confidenze ricevute da Giuliano Pajetta durante un viaggio in treno da Roma a Milano, mentre insieme partecipano ai lavori dell'Assemblea Costituente, nel 1947.
La candidatura di Giuliano Pajetta per il Monte Stella è stata proposta dalla sorella di Maria Rosa.
Segnalato da Rita Franchini Romegialli. Candidatura proposta per il Monte Stella nel 2015
Giardini che onorano Giuliano Pajetta
Trovi un albero nel Giardino Virtuale Storie del Monte Stella.