Jan Nowak Jeziorański (in realtà: Zdzisław Antoni Jeziorański). Utilizzò diversi pseudonimi: Jan Nowak, Kwiatkowski, Janek, Janek, Jan Zych. Nacque a Berlino e poi la sua famiglia si trasferì a Varsavia dove studiò al ginnasio “Adam Mickiewicz”. Dopo la maturità, intraprese gli studi di economia all’Università di Poznań, dove si laureò nel 1936. Dopo il servizio militare, nel 1938, tornò all' Università di Poznań per fare il dottorato.
Nel 1939, dopo lo scoppio della guerra, viene catturato dai Tedeschi a Wołyn. Riuscirà a fuggire saltando giù dal treno che trasporta i prigionieri. Torna a Varsavia, dove nel 1940 si unisce ai partigiani dell’Armia Krajowa (Esercito Nazionale) occupandosi dell’azione “N”: passare informazioni false all’esercito e all’amministrazione tedesca. Svolge un ruolo chiave come corriere tra il Comandante Supremo dell’Armia Krajowa e il Governo polacco in esilio a Londra. Per questo verrà soprannominato Il Corriere di Varsavia. Per cinque volte fa il tragitto Varsavia-Londra trasportando in entrambe le direzioni documenti segreti. Nell'estate del 1944 ritorna in patria per partecipare all’Insurrezione di Varsavia. Il suo compito è redigere i comunicati per la radio degli insorti “Błyskawica” (Il fulmine). Durante l’insurrezione sposa Jadwiga Wolska, una staffetta conosciuta con lo pseudonimo “Greta”.
Dopo la guerra emigra all'estero. Abita a Londra, Monaco e Washington. Dal 1948 al 1951 lavora nella Sezione polacca della BBC. Dal 1951 al 1976 dirige ininterrottamente la Sezione polacca di Radio Europa Libera a Monaco, finanziata dal governo americano. Attraverso la radio dà informazioni ai propri concittadini sulla situazione al di là della cortina di ferro, rompendo il monopolio informativo del regime comunista.
Dopo essere andato in pensione, collabora con il Congresso dell’Emigrazione polacca in America ed è nominato consulente del Consiglio Nazionale per la Sicurezza degli USA e consulente per i problemi dell’Europa Orientale al Dipartimento di Stato. Ha avuto un ruolo fondamentale per l’ingresso della Polonia nella NATO.
Dal 2002 torna a vivere a Varsavia, dove muore nel 2005. E’ seppellito nel cimitero monumentale di Powązki a Varsavia.
Segnalato dagli studenti delle scuole superiori di Varsavia per Wefor
Giardini che onorano Jan Nowak Jezioranski
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