
Maria a 17 anni, tre giorni prima dell'invasione tedesca
Storia raccontata dal compositore Victor Copytsko, segnalata a Gariwo e tradotta dalla giornalista Olga Sedakova
Durante la seconda guerra mondiale mia madre Maria abitava a Minsk, la città bielorussa che fu occupata dai tedeschi, in via Karl Marx. Lavorava come cameriera alla mensa degli ufficiali tedeschi.
Tra il 1941 e il 1942 Maria era solita nascondere a casa sua uomini, donne e bambini ebrei, a volte ospitava più di 10 persone contemporaneamente. Maria è riuscita a salvare un neonato ebreo, Anatolij, non ricordo il suo cognome.
La madre, una ragazza giovane, che Maria nascondeva, non aveva più latte per il piccolo, malnutrita com'era. il bambino, allo stremo delle forze, stava per morire.
Mia madre era disperata e gli ufficiali tedeschi che serviva in mensa se ne accorsero e le domandarono la ragione della sua tristezza. Lei raccontò che il bimbo di una sua cara amica stava per morire e questi ufficiali, che l'avevano in simpatia, le riempirono le borse di zucchero, farina, burro, uova per sfamare l'amica. Maria arrivò a casa con quelle provviste miracolose e dopo due giorni la ragazza tornò ad avere il latte con cui poté salvare suo figlio.
Negli anni ’70 mia madre, durante un viaggio negli Stati Uniti, incontrò la donna che ha salvato e suo figlio. So che vivono negli Usa ma non so dove.
Mia madre si è spenta nel 2011. Nella fotogallery, un'immagine che ci ritrae insieme, durante il nostro ultimo incontro.
Segnalata dal figlio Victor Copytsko
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