Nato in Tennessee il 20 agosto 1919, il Sergente Maggiore Roddie Edmonds fu catturato dai nazisti con altri mille soldati americani alla fine del 1944 e rimase prigioniero per 100 giorni. In questo periodo i tedeschi volevano separare i militari ebrei dagli altri commilitoni e inviarli in durissimi campi di lavoro dove le probabilità di sopravvivere erano molto basse.
Edmonds però tenne unito il gruppo dicendo al nemico, che gli puntava la pistola alla testa: "Qui siamo tutti ebrei". Salvò così 200 persone. Il Presidente di Yad Vashem Avner Shalev ha evidenziato il grande senso di responsabilità del Sergente Maggiore Edmonds, "un esempio per gli altri soldati USA che sono rimasti così uniti contro il male del nazismo".
La storia è stata ricostruita dal figlio di Edmonds, Chris, che è reverendo, e ha scoperto il gesto del padre solamente pochi anni fa navigando su Internet. Scoprì in particolare che Richard Nixon, al termine del suo mandato presidenziale, aveva comprato casa da tale Lester Tanner, che aveva detto di essere stato salvato durante la guerra da Roddie Edmonds, insieme a decine di altri ebrei. Da lì è partita una ricerca di Tanner che ha poi portato allo svelamento di tutta la vicenda esemplare.
Morì in patria l'8 agosto 1985.
Giardini che onorano Roddie Edmonds
Roddie Edmonds è onorato nel Giardino di Yad Vashem.