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Adélaïde Hautval (1906 - 1988)

la dottoressa che curò gli ebrei di Birkenau rifiutandosi di eseguire gli ordini nazisti

Adélaïde Hautval

Adélaïde Hautval

Adélaïde Hautval nacque da una famiglia protestante nel 1906 in Alsazia, quando era ancora una provincia tedesca. Studiò medicina a Strasburgo e lavorò negli ospedali e istituti di neuropsichiatria. Nell’aprile del 1942, al ritorno dal funerale della madre, Adélaïde fu arrestata nella stazione di Bourges per aver attraversato il confine senza permesso. Durante la sua prigionia, in attesa del processo, Hautval protestò con veemenza contro il duro trattamento riservato ai prigionieri ebrei che vi erano incarcerati. La risposta che ricevette fu: “Se desideri difenderli seguirai il loro destino”. Così, venne internata a Pithiviers, successivamente trasferita a Beaune-la-Rolande, poi nella prigione di Orléans nel novembre del 1942, nella prigione di Romainville e infine, nel 1943 deportata ad Auschwitz. Secondo quanto riferito da Adélaïde, le venne cucito un simbolo sui vestiti, con la scritta “un’amica degli ebrei”. Ad Auschwitz, aiutò un gruppo di donne affette da tifo a nascondersi e si prese cura di loro.

Le venne poi chiesto dal medico delle SS, Eduard Wirths, di partecipare agli esperimenti di sterilizzazione praticati su donne ebree nel Block 10, mediante radiazioni o rimozione chirurgica delle ovaie. Adélaïde si rifiutò e venne trasferita nel vicino campo di Birkenau, dove continuò a curare i prigionieri. Nell’agosto del 1944, fu deportata al campo femminile di Ravensbruck in Germania. Sopravvisse e fu liberata nell’aprile del 1945. Nel 1946, la dottoressa scrisse “Medicina e crimini contro l’Umanità”, che verrà pubblicato nel 1991, dopo la sua morte.

Nel 1962, un ginecologo polacco, il dottor Wladislaw Dering, residente a Londra, accusò di diffamazione il celebre scrittore Léon Uris, autore del libro Exodus, che l’aveva denunciato pubblicamente per aver partecipato agli esperimenti di sterilizzazione sulle donne ad Auschwitz. Hautval fu chiamata a testimoniare al processo contro il dottor Dering, che aveva visto operare al Block 10. Durante il verdetto finale, il giudice Lawton, dichiarò “Dottoressa Hautval, lei è probabilmente la donna più impressionante e coraggiosa che abbia mai testimoniato davanti a un tribunale inglese. Lei è eccezionale! Ha preso posizione davanti al dottore delle SS Wirth esprimendo ciò che voleva fare e ciò che non avrebbe mai fatto. Il suo rifiuto di sottomettersi alle richieste del dottor Wirth resterà a lungo presente negli annali della giustizia britannica”.
Il 18 maggio 1965, Adélaïde ricevette il riconoscimento di Giusta tra le Nazioni. Il 12 ottobre 1988, dopo la diagnosi di morbo di Parkinson, si suicidò.

Il 14 marzo 2019 è stata inserita nel Giardino Virtuale del Monte Stella con questa motivazione: Medico di fede protestante, internata ad Auschwitz nel 1943, con eccezionale coraggio e forza morale si rifiutò di eseguire gli inumani esperimenti proposti dagli aguzzini nazisti sui prigionieri. Trasferita a Birkenau curò gli ebrei internati nei campi sino alla sua liberazione nel 1945. Per il suo eroismo è stata riconosciuta “Giusta tra le Nazioni” nel 1965

Segnalata da Marc Henri Fermont

Giardini che onorano Adélaïde Hautval

Trovi un albero nel Giardino Virtuale Storie del Monte Stella.

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