Vasiuta Wegrzynowska è una vedova che vive con i tre figli Jan, Mikhal e Docia nel paesino di Zahajpol in Ucraina. Negli anni ’30 lavora come bracciante presso la famiglia ebrea degli Helper. Maks e Henya Helper sono molto magnanimi con i loro dipendenti, così nel 1943, quando sono alla disperata ricerca di un rifugio, Vasiuta li aiuta nascondendoli in casa propria.
Gli Helper vivono con la figlia in un bunker creato appositamente per loro sotto la stalla. È un ambiente buio, umido e angusto, dove non c’è spazio per muoversi e bisogna tenere tranquilla la bambina per evitare che i vicini si accorgano della presenza degli ebrei. Per 18 mesi Vasiuta si prende cura di loro, li nutre e a volte divide il pane con loro. La polizia perquisisce tutta la casa più volte, fortunatamente senza trovare nulla.
Nel marzo 1944 i sovietici liberano l’Ucraina. I tre clandestini lasciano il nascondiglio per la prima volta e si riuniscono agli altri sopravvissuti. Vasiuta li accompagna, fiera di averli soccorsi per tutto il tempo dell’occupazione. Tuttavia diversi mesi dopo viene uccisa con i figli da una banda di nazionalisti che compiono vendette contro coloro che hanno aiutato gli ebrei durante la guerra.
C’è un’inchiesta e gli Helper vengono chiamati a identificare i loro corpi. Il terribile shock per l’uccisione della loro salvatrice con i bambini contribuisce alla loro decisione di lasciare l’Ucraina e recarsi in Israele. Il 25 marzo 1981 Yad Vashem riconosce Vasiuta Wegrezynowska e i tre figli Jan, Mikhal e Docia come Giusti tra le nazioni.
Giardini che onorano Vasiuta Wegrzynowska
Vasiuta Wegrzynowska è onorata nel Giardino di Yad Vashem.