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Wilfrid Israel (1899 - 1943)

l'ebreo anglo-tedesco che salvò migliaia di ebrei

Wilfrid Berthold Jacob Israel, nato a Londra l'11 Luglio 1899, è un imprenditore e filantropo anglo-tedesco, appartenente a un'influente famiglia ebraica - definito dal filosofo austriaco naturalizzato israeliano Martin Buber come "un uomo di grande statura morale, al servizio degli altri". 

La sua famiglia è proprietaria del grande magazzino di Israele a Berlino, uno dei negozi più grandi e più antichi della Germania prima della Seconda guerra mondiale. Dall'inizio del periodo nazista, Wilfrid usa la sua attività come base da cui progettare il rilascio di prigionieri dai campi di concentramento tedeschi, sfruttando il fatto che molti funzionari nazisti avevano conti aperti nel suo negozio ancora da saldare. Israel finanzia inoltre l'emigrazione anticipata dei suoi dipendenti ebrei (circa un terzo del personale) pagando loro due anni di stipendio dal momento in cui lasciano la Germania. 

Le azioni di salvataggio di questo Oskar Schindler ebreo non si limitano a questo: attraverso contatti influenti in Gran Bretagna, Wilfrid ottiene l'ammissione ai campi di transito del Paese di molti ebrei liberati dai campi: in questo modo riesce a salvare circa ottomila giovani. Meno ufficialmente, inoltre, attua una collaborazione con Frank Foley - agente dell'intelligence britannica responsabile del rilascio dei passaporti al consolato britannico di Berlino - in modo da ottenere i documenti per l'emigrazione degli ebrei.

Wilfrid Israel ha un ruolo molto importante nell'operazione Kindertransport - l'azione, svoltasi nei nove mesi precedenti allo scoppio della Seconda guerra mondiale, con cui il Regno Unito ha accolto quasi 10 000 bambini, prevalentemente ebrei, provenienti dalla Germania e dai territori occupati di Austria e Cecoslovacchia, sistemandoli presso famiglie, ostelli e fattorie. L'imprenditore esorta la leadership anglo-ebraica a impegnarsi con il governo britannico per il salvataggio dei bambini ebrei.

A seguito di queste azioni il grande magazzino della famiglia Israel viene vandalizzato dai nazisti che ne prendono possesso. Wilfrid lascia la Germania, dove torna poi alla vigilia della guerra per organizzare il trasferimento dell'ultimo gruppo di bambini. Abbandona questa impresa solo quando avverte che il suo arresto è purtroppo imminente. Si sposta quindi a Londra, dove, continua ad occuparsi dei rifugiati ebrei tedeschi. Il 26 marzo 1943 lascia la capitale inglese per trasferirsi a Lisbona e passa i due mesi successivi a distribuire i certificati d'ingresso alla Palestina Britannica, indagando anche sulla situazione degli ebrei in Portogallo. 

Il filantropo perde tragicamente la vita il 1 giugno 1943, quando, per ignote ragioni, il volo della British Overseas Airways su cui viaggia viene abbattuto sul Golfo di Biscaglia.

Nel 2016 riceve la Jewish Rescuers Citation (Menzione ai Salvatori Ebrei), rilasciata insieme dal Committee to Recognize the Heroism of Jewish Rescuers During the Holocaust (Comitato per riconoscere l'eroismo dei salvatori ebrei durante l'Olocausto), e dal B’nai B’rith World Center di Gerusalemme.

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