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Giornata dei Giusti: il segreto del Bene

l'intervento di Gabriele Nissim al Concerto nel Duomo di Milano

La Giornata dei Giusti è una giornata di grande speranza, perché lancia un messaggio che tocca l’essenza fondamentale di ogni essere umano.
Ogni donna e ogni uomo che ha ricevuto il dono della vita può esercitare la sua libertà per compiere, in ogni situazione, un atto di umanità che può spingere il mondo in una buona direzione.
Non importa il luogo o il posto in cui si trova, non importa la professione che occupa. Anche la persona più umile e sconosciuta può fare dei piccoli gesti che possono cambiare il destino e la storia di tutto il pianeta.
Sono i miracoli quotidiani degli uomini comuni che possono incrinare le persecuzioni, le dittature che possono persino bloccare i genocidi.
Ogni uomo può anticipare il Bene per rendere il mondo più bello, più accogliente, più umano.
Il segreto del Bene è molto semplice: rende la nostra vita più bella e ricca. Il bene non è mai un sacrificio.

La Giornata dei Giusti è il giorno della gratitudine e quest’anno la dedichiamo alle donne e agli uomini che con il loro coraggio ci hanno permesso di abbattere i fascismi, i muri dell’Europa e ci hanno fatto conoscere una storia di pace e di vita democratica dopo i drammi delle trincee e delle due guerre mondiali. Non dire grazie a chi ci ha fatto del Bene è un peccato di omissione, perché significa non solo dimenticare gli uomini che ci hanno permesso di vivere meglio e hanno salvato la dignità umana, ma anche lasciare soli gli uomini che con il loro esempio morale rischiano la loro esistenza e si prodigano per noi per salvare la bellezza della vita.
Il nostro compito è quello di trasmettere le loro storie affinché possano diventare dei riferimenti morali per giovani, maestri che ci insegnano a vivere meglio. Io dico sempre che i Giusti sono i nostri migliori amici, che ci aiutano a orientarci nella migliore direzione quando dobbiamo fare delle scelte difficili.

La Giornata dei Giusti è un giorno che ci insegna a respingere l’odio e il disprezzo nella vita quotidiana, sui social e nella politica.
Molte volte si pensa che il male nella storia arrivi improvvisamente come un torrente in piena, senza che noi possiamo fare nulla per arrestarlo. Invece il male avanza a piccoli passi, quasi senza che ce ne accorgiamo. Quando usiamo parole malate nei confronti dell’altro e cominciamo a vedere come nemici coloro che hanno differenti opinioni, religioni diverse o appartengono a nazioni diverse creiamo i presupposti per la nascita dell’intolleranza nella società che può portare a nuove persecuzioni e a conflitti pericolosi.
Ecco perché tutti noi siamo chiamati a vigilare sull’uso del nostro linguaggio nella vita pubblica e privata. Tutti noi abbiamo la possibilità, con la nostra gentilezza e con il gusto del dialogo e dell’accoglienza, di prevenire la deriva della nostra civiltà.

La Giornata dei Giusti è un giorno importante per l’Europa, perché ci richiama ai valori fondanti della nostra identità nel momento in cui riappaiono nazionalismi che cercano di contrapporre le nazioni. Oggi ricordiamo i Giusti dell’Europa come la francese Simone Veil, prima donna presidente del Parlamento di Bruxelles, che fu consapevole che la risposta agli orrori di Auschwitz fosse la costruzione dell’Europa, o come l’ungherese Itsvan Bibo, che presiedette da solo il parlamento di Budapest nel 1956 dopo l’invasione sovietica.
Se vogliamo che la comunità europea costruisca nuovi orizzonti abbiamo bisogno di ritrovare donne e uomini come il giovane giornalista Antonio Megalizzi, morto in un attentato a Strasburgo, che si dedichino anima e corpo alla difesa e alla valorizzazione degli ideali europei. Siamo italiani migliori soltanto se diventiamo costruttori dell’Europa di domani. Quanto abbiamo ricevuto dai padri fondatori dell’Europa, dobbiamo saperlo trasmettere ai nostri figli.

La Giornata dei Giusti dell’umanità è un giorno importante per l’Italia, perché il nostro Paese è riconosciuto da tutte le nazioni come il Paese che trasmette al mondo l’idea della bellezza, della creatività, la ricchezza dell’arte e dell’architettura.
Accanto a tutto questo ci sono i grandi valori di generosità e solidarietà che tutti ci riconoscono. Non è un caso che siamo diventati in tutto il mondo i messaggeri dell’idea del bene e dei Giusti come soltanto il memoriale di Yad Vashem di Israele fino ad ora ha fatto nel mondo. Italia e Israele sono oggi i due Paesi in prima fila nella diffusione dell’idea dei Giusti in tutto il mondo.

La Giornata dei Giusti è un giorno importante per Milano, perché la nostra città è diventata la capitale morale del grande movimento dei Giardini dei Giusti.
Il Giardino dei Giusti di tutto di Milano è diventato il punto di riferimento per centinaia di iniziative che si svolgono in tutta Italia. È un grandissimo onore che il Duomo di Milano e il suo arcivescovo Delpini ci hanno dato questa occasione per trasmettere con il concerto di oggi un grande messaggio morale in tutto il mondo.
Le parole di pace oggi pronunciate, insieme alla musica degli organisti e alla voce di Antonella Ruggiero ci permettono di continuare ad avere fiducia nel futuro dell’umanità.

C’è una guglia del Duomo a cui mio padre tiene molto. Sono stato fortunato ad avere un padre come lui, che fu uno dei primi ad avvertire il pericolo del nazismo e a combattere per la libertà. Lo vorrei ricordare oggi, perché ha appena compiuto cento anni e mi ha insegnato il gusto della libertà e della responsabilità, ad avere coraggio e determinazione. 

Gabriele Nissim

Analisi di Gabriele Nissim, Presidente Fondazione Gariwo

7 marzo 2019

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