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In Armenia nascerà un Giorno della Memoria

dedicato ai Giusti e ai Testimoni del genocidio

Tra il 1915 e il 1923 nell'area dell'Impero ottomano vengono sterminati dal Governo dei Giovani turchi 1.500.000 armeni, molti bambini sono islamizzati e le donne inviate negli harem. Il genocidio armeno è il primo del Ventesimo secolo. Il 24 aprile di ogni anno il popolo armeno commemora questa strage con una processione al Memoriale di Yerevan.

Una legge per non dimenticare

Pietro Kuciukian, console d'Armenia e cofondatore del Comitato Foresta dei Giusti, ha incontrato a Yerevan il Presidente del Parlamento armeno, Hovik Abrahamian e gli ha presentato l’attività del Comitato Internazionale dei Giusti per gli armeni. La memoria è il futuro, che ha fondato nel 1996.

L’obiettivo è di tradurre il progetto in una legge del Parlamento che ricordi i Giusti e i testimoni di verità non armeni che hanno reagito prima, durante e dopo il genocidio con atti di solidarietà, di aiuto, di testimonianza e denuncia della verità che istituisca in Armenia un Giorno della Memoria dedicato a queste figure esemplari e promuova progetti educativi nelle scuole di ogni ordine e grado.

Il presidente del Parlamento ha accolto l’istanza di Kuciukian. Per stendere il testo di legge il console ha chiesto la collaborazione del direttore del Museo del Genocidio di Yerevan, Hayk Demoyan e la supervisione del Presidente della Corte Costituzionale dell’Armenia Gaghik Harutunyan, già membro del Comitato assieme al compianto presidente della Corte Costituzionale italiana Giuliano Vassalli.

Pietro Kuciukian afferma: "Il centesimo anniversario della commemorazione del genocidio degli armeni si sta avvicinando, anno dopo anno. I pochissimi superstiti, i figli e i nipoti dei sopravvissuti non dimenticano. Forse un giorno potranno perdonare. Il tempo del male ha rivelato il volto dei carnefici, ma anche altri volti, i volti dei giusti, dei testimoni di verità che non hanno dimenticato. Testimoni dell’orrore, hanno scritto, documentato, gridato al mondo ciò che era accaduto nelle terre desolate dell’Anatolia, diventando 'militanti della memoria'. Le loro esistenze dedicate all’impegno della testimonianza, non fanno sentire soli gli armeni e li sostengono nella battaglia per il riconoscimento della verità contro ogni forma di negazionismo. Scrivere con loro la storia fa sperare in un futuro di dialogo e di riconciliazione".

(Foto di Pat_makhoul )

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