Un’idea, maturata forse anche per via della didattica a distanza, ma sicuramente dopo una attenta ricerca delle fonti. Un docente di Scienze motorie, Giuseppe La Torre, propone ai suoi studenti di quarta liceo di scegliere un libro da leggere durante l’estate all’interno di una nutrita lista che presenta alcuni personaggi sportivi oppositori dei regimi totalitari. Nella lista c’è anche il testo edito da Gariwo, I Giusti dello sport. Storie di atleti che hanno scelto il bene, dalla Shoah al nostro tempo.
Inizia l’anno scolastico e l’idea viene condivisa con la docente di storia-filosofia, Maria Grazia Ballabio: si decide di contestualizzare la storia di quegli sportivi, ma si va oltre. Perché non lanciare qualche provocazione agli studenti domandando loro cos’è il coraggio, cosa è lo sport, cosa la cittadinanza, cosa il bene, i Giusti…..
La classe, la 5B scientifico del Liceo Majorana di Desio, risponde: vengono scelti sei volti, sei storie su cui lavorare in gruppo e gli studenti danno il meglio. Non solo leggono, ma anche si informano, fanno ricerca significativa, si ingegnano e, complice la didattica a distanza, producono dei video che sono più facilmente fruibili sia per il gruppo in presenza in aula sia per il gruppo che segue a distanza.
Martina, Alessia, Francesca, Federico si appassionano alla figura di Freddy Hirsh, pur avendo poche informazioni su di lui; si aprono alla storia dei Giusti e lo comunicano con passione e commozione ai compagni, non più ai docenti.