Lala, pubblicato su IWitness - il pluripremiato sito web usato dalla Fondazione per diffondere le testimonianze dei sopravvissuti alla Shoah e veicolare un messaggio educativo nei confronti dei giovani studenti di tutto il mondo - rientra nell’iniziativa Stronger Than Hate, promossa dalla Fondazione per fornire agli insegnanti una serie di strumenti utili a innescare con gli allievi discussioni formative attorno ai concetti di intolleranza e odio.
Il film trae spunto da My Dog Lala, il libro per bambini scritto da Roman Kent, sopravvissuto all’Olocausto e voce narrante della pellicola. La trama ruota appunto al cane appartenuto a Kent e alla sua famiglia. Nel 1939 lo scrittore e i suoi parenti furono costretti dai nazisti ad abbandonare la loro casa – e Lala – per raggiungere il ghetto di Lodz. Nonostante la lunga distanza che li separava, ogni notte Lala raggiungeva i suoi amati proprietari per poi fare ritorno, all’alba, dai suoi cuccioli.
Per molte notti Lala portò gioia e serenità nella vita di Kent, fino al malaugurato giorno in cui agli ebrei fu proibito di possedere cani. Costretti a consegnarla ai nazisti, Kent e la sua famiglia non la rividero più.
Nonostante la conclusione non lieta, la storia di Lala, come sottolineato da Kent, vuole essere un messaggio di speranza, a riprova che l’amore è sempre più forte dell’odio.