Medico italiano, fu il primo a identificare e classificare la SARS. Attivo fin dalla gioventù in operazioni di tipo umanitario, con l’ingresso in Medici Senza Frontiere opera in Cambogia durante il regime dei Khmer Rossi per controllare le malattie endemiche tra la popolazione locale. Nel 2003 viene contattato dall’ospedale di Hanoi per visitare un uomo d’affari colpito da polmonite atipica. Urbani è il solo ad accorgersi di essere di fronte a una nuova malattia: lancia così l’allarme al governo e all’OMS, riuscendo a convincerli ad adottare misure di quarantena. Colpito lui stesso dalla malattia, muore dopo solo due settimane, chiedendo che i tessuti dei suoi polmoni vengano utilizzati per la ricerca. Secondo l'OMS il suo metodo anti-pandemie rappresenta, ancora oggi, un protocollo internazionale per combattere questo tipo di malattie.