Ida è un film molto importante perché, al di là della perfezione formale e della bravura delle due protagoniste, l’intensa Agata Kulesza e la sbalordita Agata Trzebuchowska, costringe lo spettatore (polacco, ma anche italiano) a fare finalmente i conti con la complicatezza della Storia. Il film è in bianco e nero, ma la vicenda narrata mostra tutte le sfumature del grigio e fa perdere il senso certo di dove sia il Bene e il Male. Ovviamente il Male del Nazismo, e delle responsabilità dello sterminio degli ebrei (l’antefatto della storia), sono assai chiare, ma tutto ciò, che da quell’orrore deriva, è confuso.