I bambini de "La Maison de la Charité" in Libano

di Fabiola Grassi, 31 marzo 2020

Riflessioni, Progetti didattici

I bambini della scuola "Maison de la Charité" danno il loro contributo in questa situazione d'emergenza sanitaria.


Nel 2015 Elie Fadel, ex insegnante libanese, ha aperto a Naameh circa 15 km a sud di Beirut e 15 km a nord di Sidone, la scuola primaria Maison de la Charité. Un centro di educazione non formale per i bambini rifugiati siriani che non hanno accesso alla scuola pubblica a causa degli elevati costi di trasporto, di materiale scolastico e della mancanza di spazio in enti pubblici. Ad oggi accoglie circa 350 bambini dai 3 ai 14 anni, tra rifugiati siriani e libanesi in stato di povertà.

Le implicazioni di un mancato accesso all’educazione scolastica sono devastanti.

I bambini che non possono frequentare le scuole si riversano per strada, subiscono violenze psicologiche e fisiche, che poi immediatamente imparano a trasferire alla comunità.

Il progetto nasce dall'emergenza di garantire ai bambini un servizio scolastico come elemento essenziale nella promozione della coesione sociale, in quanto accoglie e fa crescere insieme bambini, insegnati e personale non docente indipendentemente dalla loro nazionalità o denominazione religiosa.

L'educazione comune, allineata con il programma scolastico riconosciuto in Libano, favorisce la risoluzione del problema dell'integrazione dei rifugiati siriani nella comunità libanese. I bambini ricevono un'istruzione di qualità che consentirà loro di proseguire gli studi all'interno della scuola libanese e di dimostrare le proprie capacità di accesso alla scuola superiore.

Il direttore Elie Fadel, insieme agli insegnanti e ai volontari garantiscono un'istruzione primaria che è completata da attività culturali, di igiene alimentare, personale, ambientale (problema trattamento rifiuti), ludico-ricreative, anche con le famiglie.

È una scuola informale, nel senso che non è ufficialmente registrata, gli alunni sono iscritti negli elenchi delle scuole "amichevoli" e riceveranno i loro certificati per poter passare nelle scuole ufficiali o private, in Libano o in Siria.

È un centro di aggregazione ed educazione sociale, il programma d'insegnamento è quello delle scuole ufficialmente riconosciute in Libano adattato al livello dei bambini rifugiati. Il raggiungimento degli obiettivi prefissati necessita di una complessa e articolata struttura scolastica che comprende beni materiali come: l'edificio scolastico, le lavagne, le sedie, i banchi, i libri, la cancelleria e servizi quali la programmazione dell’insegnamento e il coordinamento delle attività.

l'Associazione Annas Linnas, costituita nel 2009 dal Padre greco-melchita-basiliense Abdo Raad, collabora e contribuisce economicamente da anni per non interrompere questo importantissimo progetto educativo.


Nel 2019 nel villaggio di Kfarnabrakh, a 45 km da Beirut, è stato inaugurato il primo Giardino dei Giusti in Libano con la dedica di alberi di olivo in onore di dieci Giusti dell’umanità appartenenti a etnie, religioni e credi diversi.

L’iniziativa nasce dalla comune volontà di Gariwo e dell’associazione libanese Annas Linnas, di perseguire il bene comune e la solidarietà e ha avuto luogo all’interno del Giardino Educativo Sensoriale situato sulla collina di Kfarnabrakh (kfar = casa-paese-territorio, nabrakh = benedetto), a circa 1.100m di altitudine nel Distretto del Chouf nella catena del Monte Libano.


Si ringrazia Padre Raad per la preziosa testimonianza, gli insegnanti e i volontari per il loro instancabile lavoro.

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L'autore/L'autrice

Fabiola Grassi

Fabiola Grassi
Didattica Gariwo
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