Nel Talmud, il libro sacro del popolo ebraico, c'è scritto che "nel mondo esistono trentasei Giusti, nessuno sa chi sono e nemmeno loro sanno di esserlo, ma quando il male si presenta, escono allo scoperto e prendono sulle loro spalle il destino del mondo” e di coloro che soffrono. In questi giorni di guerra, nei quali l'odio e la violenza stanno prendendo il sopravvento sulla ragione e sulla giustizia, i Giusti sono usciti allo scoperto e stanno compiendo quello per il quale sono stati inviati da Dio sulla terra, ossia proteggere i deboli dalla prevaricazione del più forte. Ma, del bene che compiono, non si vantano e non chiedono alcuna ricompensa, al massimo ne sono orgogliosi nel proprio cuore, perché credono di aver fatto solo il proprio dovere. Il Giusto del quale è doveroso parlare e del quale essere orgogliosi è il nostro connazionale Pier Francesco Zazo, Ambasciatore italiano in Ucraina da quattordici anni che, dal 24 febbraio scorso, giorno in cui è iniziata l'ingiustificata invasione russa, ha salvato più di cento persone, tra cui venti bambini ed un neonato di soli quindici giorni, costretti a nascondersi nelle metropolitane di Kiev perché in pericolo di vita a causa dei bombardamenti e dell'assedio. Un uomo che, sino all'ultimo istante, non ha voluto abbandonare la sua missione, nonostante il consiglio del Governo Italiano di allontanarsi da Kiev, per salvare le persone che moralmente e umanamente sentiva di proteggere, vittime di un conflitto ingiusto, indifese e innocenti. Gli sfortunati sono stati ospitati nei sotterranei dell'ambasciata e nell'alloggio personale dell'Ambasciatore, il quale ha anche messo a disposizione, per tutti, cibo e bevande calde. Solo quando è riuscito a mettere in salvo i suoi protetti, insieme a loro, si è spostato verso la più sicura Leopoli a bordo di due pullman e di alcune macchine dell'ambasciata. La sua storia mi fa pensare a quella dell'italiano Giorgio Perlasca, riconosciuto Giusto tra le Nazioni dallo Yad Vashem perché, nel 1944, in qualità di Console spagnolo autoproclamato, riuscì a salvare a Budapest, più di cinquemila ebrei ungheresi che rischiavano di essere deportati in Germania. La storia, nelle sue infinite sfaccettature, si ripete. Spero che l'Ambasciatore Pier Francesco Zazo possa essere riconosciuto Giusto, anche se per me e per tanti altri italiani e non, lo è già, perché ha saputo opporsi alle tante violenze fisiche e morali che, purtroppo, nonostante il "progresso" e il "benessere" del ventunesimo secolo, ancora si ripetono non lontano da noi.
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Candidatura Pier Francesco Zazo di Benedetta Macripò 22 marzo 2022
La Fondazione Gariwo per conto dell'Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano ha preso in carico la candidatura dell'Ambasciatore Pier Francesco Zazo proposta dal Dottor Maglio, e la trasmetterà all'Assemblea, che darà riscontro quanto prima.