Persecuzioni
Appello per il Nobel a Irena Sendler
Firmiamo per assegnare il Nobel per la pace alla polacca Irena Sendler, che salvò 2500 bambini ebrei dai nazisti, rischiando la vita.Irene Sendler è morta a Varsavia il 12 maggio 2008.
Conversazione con Khaled Fouad Allam
Milano, 21 dicembre 2006, ore 21.00, Casa della Cultura, via Borgogna, 3 - MM1 S. Babila, tel. 02795567. Presentazione del libro "La solitudine dell'0ccidente". Colloquio dell'autore, professore di sociologia del mondo islamico all' Università di Trieste, con G. Nissim, S. Levi della Torre, J. Cingoli, L. Zaouali
Il Memoriale di Levashovo
Testimonianza di Anatolij Razumov, curatore del Centro per i Nomi Restituiti di S. Pietroburgo, sul cimitero commemorativo delle vittime del terrore in Urss. Il 29 giugno 2007 cerimonia per ricordare le vittime italiane.
Nobel a Orhan Pamuk
Lo scrittore turco perseguitato in patria per aver osato parlare delle responsabilità del suo paese nel genocidio armeno del 1915 ha ricevuto a Stoccolma il Premio Nobel per la Letteratura 2006.
I suoi libri: Il castello bianco, La casa del silenzio, Il libro nero, La nuova vita, Il mio nome è rosso, Neve, Istanbul
Un giardino per gli italiani nel GULag
Il Comune di Milano dedica il Parco Valsesia alle vittime italiane dello stalinismo.
La Turchia processa Orhan Pamuk
Agosto 2005: dopo l'editore Zarakolu, anche il grande scrittore incriminato per aver denunciato il genocidio degli armeni del 1915 e le stragi di curdi. Rischia fino a tre anni di carcere. Il PM gli ha vietato dichiarazioni pubbliche in attesa del processo, fissato il 16/12. Settembre: tribunale Istanbul sospende conferenza universitaria su genocidio. Proteste UE: atteggiamento turco provocatorio
Persecuzioni, torture, massacri
la violazione dei diritti umani
L'articolo 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, adottata a Parigi dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, recita:
"Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza".
Il giorno precedente la stessa Assemblea Generale aveva approvato a New York la Convenzione sulla prevenzione e la condanna del crimine di genocidio, definito come l'intenzionale distruzione, in tutto o in parte, "di un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso", con la nota esclusione dei gruppi politici per l'opposizione dei Paesi del blocco sovietico, che temevano di essere coinvolti nelle accuse per le persecuzioni degli avversari (i cosiddetti nemici del popolo condannati ai lavori forzati nei gulag).
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La storia
Rigoberta Menchù
donna Ixil del Guatemala, Premio Nobel per la Pace per la difesa dei diritti degli indigeni