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Il Darfur e gli attacchi ai peacekeeper

Nazioni Unite in discussione?

Quattro soldati nigeriani appartenenti alla missione UNAMID sono stati uccisi in un’imboscata nell’ovest del Darfur. Altri otto sono stati feriti.
Le violenze contro il personale delle Nazioni Unite non sono nuove in Sudan, e hanno già interessato la missione AMIS, antecedente a quella attuale. 


L'attacco incriminato è avvenuto nella base di Haskanita. Il 29 settembre 2007 circa 1000 ribelli armati lanciarono un attacco al gruppo di osservatori militari della missione AMIS. Dieci peacekeeper vennero uccisi durante l'attacco e due di essi morirono in seguito alle ferite subite. Altri otto uomini del personale della missione rimasero feriti in seguito all'attacco dei ribelli. Questo caso ha interessato direttamente la Corte Penale Internazionale, che ha condannato gli esecutori per crimini di guerra.


Il recente attacco al convoglio nigeriano della missione UNAMID mette in discussione alcuni degli elementi fondamentali che disciplinano il regime delle operazioni di peacekeeping. Si rileva infatti con sempre maggiore frequenza un calo del consenso delle parti di una guerra civile nei confronti di una missione di pace delle Nazioni Unite.


Il problema non è nuovo. Già l’uccisione, avvenuta a Gerusalemme nel 1948, del mediatore in Palestina Bernadotte dimostrò che non sempre l’Organizzazione era la benvenuta nei paesi in cui venivano schierate le missioni. Questo elemento divenne particolarmente chiaro negli anni ’90, quando gli attacchi alle operazioni internazionali divennero strumento di dissenso nei confronti delle decisioni prese dalle Nazioni Unite. 


La morte dei quattro soldati nigeriani fa riflettere in quanto nonostante gli sforzi di riforma intrapresi dall’Organizzazione gli attacchi al personale risultano ancora un metodo che le parti del conflitto utilizzano per esprimere l’ostilità non solo verso lo schieramento della missione, ma anche contro le Nazioni Unite stesse, che rappresentano una classe economica superiore in territori impoveriti dalla guerra.


Peacekeeping in Darfur


Il Darfur, regione del Nord Ovest del Sudan, è stato oggetto di continue violenze a partire dal 2003. Nonostante diversi tentativi da parte delle organizzazioni internazionali di garantire il cessate il fuoco tra i ribelli e il Governo del Sudan, le violenze non si sono mai fermate.
Due sono state le missioni di peacekeeping inviate in Darfur: la missione AMIS, istituita dall’Unione Africana, e l’attuale missione UNAMID, schierata dalle Nazioni Unite nel 2007.

5 ottobre 2012

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