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A Darwish il premio Unesco per la libertà di stampa

il giornalista siriano è in carcere dal 2012

Al giornalista siriano Mazen Darwish, in carcere dal 2012, è stato conferito il premio Unesco "Guillermo Cano World Press Freedom Prize", istituito nel 1997 in memoria di Guillermo Cano Isaza (cronista colombiano ucciso dai narcotrafficanti) per onorare l'impegno di istituzioni e singoli individui per la libertà di espressione.

Darwish, fondatore nel 2004 del Centro siriano per l’informazione e la libertà d’espressione e attivista per i diritti umani, è stato arrestato per la prima volta nel 2008, per un reportage sulle proteste di piazza nella città di Adra, vicino a Damasco, sede di un noto centro di detenzione. Successivamente ha subito una carcerazione di dieci giorni per diffamazione e offese alle istituzioni dello stato.
Nel 2011 ha riferito sui disordini nella città di Daraa, che avevano segnato l'avvio della rivolta contro il regime di Bashar al-Assad e ha protestato per chiedere la liberazione di alcuni detenuti politici. Nel febbraio 2012 Darwish è stato nuovamente arrestato con altri attivisti, tra cui la moglie, Yara Bader, anche lei giornalista e attivista, poi rilasciata tre mesi dopo.

Lo scorso marzo Yara Bader, co-fondatrice del Centro siriano per l’informazione e la libertà d’espressione, ha inviato una lettera al quotidano britannico The Guardian per sollecitare il rilascio del marito. "In un Paese in cui tutto è vietato fuorché applaudire, tutto è subordinato alla sicurezza, il cui controllo è in mano a pochissimi, e nessuna delle parti in lotta riconosce la libertà di stampa, mio marito è in carcere in condizioni disumane perché parla un linguaggio diverso dagli altri, un linguaggio in cui le parole diritti umani, etica professionale e libertà d'espressione hanno ancora valore", ha scritto Yara Bader.

Secondo il Gruppo di lavoro Onu sulle detenzioni arbitrarie, Darwish è stato sequestrato illegalmente per nove mesi, durante i quali è stato gravemente torturato, e poi deferito alla prigione centrale della città di Hama con l'accusa di violazione dell'articolo 8 della Legge antiterrorismo, "destabilizzando la situazione interna in modo tale da assicurarsi che le organizzazioni internazionali condannassero la Siria nei principali forum diplomatici".

Mazen Darwish, che ha vinto anche il premio "Scrittore di Coraggio" del PEN Club Internazionale nel 2014, è stato ricordato da Rana Zaitouneh nel discorso tenuto a Milano per la Giornata europea dei Giusti 2015 per chiedere, assieme a Gariwo la liberazione della sorella Razan, attivista siriana rapita dai fondamentalisti islamici nel 2013.

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