Gariwo
https://it.gariwo.net/magazine/diritti-umani-e-crimini-contro-lumanita/almeno-50-attivisti-per-la-pace-uccisi-in-kenya-17525.html
Gariwo Magazine

Almeno 50 attivisti per la pace uccisi in Kenya

durante le violenze che segnano il processo elettorale

In questo periodo, si sta assistendo in tutto il mondo allo scatenarsi di problemi legati almeno in parte al passato colonialista: la strage di Mogadiscio di domenica - che ha causato più di 200 vittime nella Somalia che fu italiana - ne è un esempio.

Questa settimana, la Frankfurter Allgemeine Zeitung - quotidiano tedesco con sede a Francoforte - ha segnalato una triste vicenda occorsa in Kenya. Il Paese - ex colonia inglese - incontra ancora molti problemi quando si tratta di organizzare le elezioni, e anche il voto di agosto - in cui è stato rieletto Presidente Uhuru Kenyatta - non ha fatto eccezione. 

Kenyatta - figura molto discussa e contestata - è stato numerose volte sul banco degli imputati, persino davanti alla Corte Penale Internazionale dell'Aja, che l'ha però assolto per cinque capi d'accusa relativi a crimini contro l'umanità. 

La Corte Suprema interna al Paese ha giudicato irregolare la sua riconferma al potere: Amnesty International ha definito "storico" il verdetto, descrivendolo come una dimostrazione di "indipendenza del potere giudiziario da quello esecutivo". 

Nel frattempo, da agosto, si sono scatenate violenze interetniche (definite "tribali" da alcuni giornali) e la Presidente della Commissione elettorale Roselyn Akombe è stata costretta a dimettersi e a lasciare il Paese. Si è diffusa inoltre la notizia dell'uccisione di Chris Msando, responsabile informatico dei controlli sulla regolarità del voto. Gli scontri sono ancora in corso - raid di uomini armati contro l'Università, spari per le strade e molte altre violenze.

Il principale oppositore del Presidente, Raila Odinga, ha quindi denunciato le irregolarità e violenze della campagna elettorale (che si è conclusa con un 54% dei voti a favore di Kenyatta e un 45% risicato per la sua coalizione). Molte persone sono scese in piazza, in alcuni casi armate, com'era già successo in tornate elettorali precedenti (nel 2007 ci sono state 1.200 vittime causate dagli scontri pre e post voto). Agli scontri si sono uniti alcuni uomini e donne che in questi anni si sono battuti per lo svolgimento pacifico delle elezioni

Alcune donne hanno espresso, grazie al Guardian, la necessità trovare soluzioni pacifiche alla tensione inter-etnica in Kenya, spesso alimentata da condizioni di vita rese difficili dall'assenza di infrastrutture e di lavoro per i giovani. Questi gruppi di attiviste operano per migliorare il senso di appartenenza comunitaria e la qualità della vita nei quartieri più disagiati delle città kenyote.

Human Rights Watch - organizzazione non governativa internazionale che si occupa della difesa dei diritti umani - ha denunciato che la polizia non ha esitato a usare violenza contro i manifestanti, fino a ucciderli a bastonate in strada, e ora chiede al governo di intervenire e assumersi le sue responsabilità.

Non perderti le storie dei Giusti e della memoria del Bene

Una volta al mese riceverai una selezione a cura della redazione di Gariwo degli articoli ed iniziative più interessanti. Per iscriverti compila i campi sottostanti e clicca su iscrizione.




Grazie per aver dato la tua adesione!

Contenuti correlati