L'esercito e le forze di sicurezza del dittatore siriano Bashar al Assad hanno commesso "gravi violazioni dei diritti umani" secondo un rapporto ONU di 40 pagine sulla repressione in Siria. In particolare i militari si sarebbero macchiati di "esecuzioni sommarie, arresti arbitrari e torture, incluse le violenze sessuali, uccidendo almeno 256 bambini".
Il rapporto si basa su documenti e interviste dirette a 223 tra vittime, disertori e altri testimoni delle violenze che il governo di Damasco ha esercitato sui civili rei di ribellarsi a un potere corrotto durato oltre 30 anni. Secondo la Commissione d'inchiesta ONU "l'ordine di sparare e maltrattare i civili è partito dal livello più alto delle forze di sicurezza e del governo e non ha risparmiato neanche i bambini, vittime di torture e violenze sessuali".
Il quotidiano inglese The Guardian ha presentato la storia di un disertore che raccontato di avere visto un ex collega sparare a una bambina di due anni, dicendo che non voleva vederla crescere e diventare una manifestante dell'opposizione. "La salute mentale di molti bambini", dice il rapporto ONU, "è stata gravemente danneggiata da queste esperienze traumatiche". Gli Stati Uniti hanno condannato ieri le violazioni dei diritti umani. L'Unione Europea sta valutando un inasprimento delle sanzioni contro Damasco.