Le organizzazioni dei rivoltosi siriani denunciano l'uccisione di almeno 16 dimostranti tra Damasco, Daraya, Latakia, Banias e Homs.
Gli scontri hanno poi raggiunto il Libano, dove gli alawiti vicini ad Assad si affrontano con i sunniti difensori dei rivoltosi del Paese vicino. Quattro i morti nella città settentrionale di Tripoli, dove sono intrappolati tremila profughi siriani.
Le violenze sono scoppiate quando ignoti hanno lanciato una bomba assordante in direzione di un corteo di sunniti, nei quali figuravano anche alcuni fondamentalisti schierati con i militanti contrari ad Assad. Ne è nato uno scontro a fuoco sedato solo dopo circa due ore dall'esercito. Il neoeletto premier libanese Najib Miqati ha dichiarato in una conferenza stampa che "l'esercito e le forze di sicurezza non permetteranno che il Libano sia trascinato verso la fitna", la divisione confessionale. Beirut ha conosciuto una sanguinosa guerra civile a causa dell'inimicizia tra le sue molteplici componenti etniche e religiose. Si paventerebbe perfino un piano di Assad per uccidere il premier libanese uscente Hariri.
(Foto di Syriana 2011)
Il dramma siriano si estende al Libano
16 morti nel venerdì della collera

20 giugno 2011
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Genocidi e crimini contro l'Umanità
la negazione del valore dell'individuo
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