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Il Portogallo regolarizza gli immigrati affinché accedano ai servizi sociali

un dovere per una società solidale in tempi di crisi

Il Portogallo ha emanato un decreto per regolarizzare temporaneamente tutti gli immigranti che hanno presentato domanda di residenza o di asilo, in modo da garantire la parità di accesso ai servizi sociali, alle misure di sostegno e al Servizio Sanitario Nazionale.
Una misura necessaria anche per ridurre i rischi per la salute pubblica nell'emergenza per il coronavirus. “Il provvedimento riduce il rischio di contagio diminuendo i contatti tra il personale dei servizi di controllo alle frontiere e i richiedenti”, ha dichiarato il Ministero degli Affari Interni on un comunicato.

Questa azione rappresenta "un dovere" per una "società solidale in tempi di crisi”, ha poi affermato il Ministro. Da ieri fino almeno all'1 luglio gli immigrati possono accedere al Servizio Sanitario Nazionale e alle prestazioni sociali e potranno aprire conti bancari e stipulare contratti di lavoro e di affitto.

"Le persone non dovrebbero essere private del diritto alla salute e ad usufruire dei servizi pubblici solo perché la loro domanda non è stata ancora elaborata", ha detto Claudia Veloso, portavoce del Ministro degli Affari Interni, all’agenzia di stampa Reuters. "In questi momenti fuori dall'ordinario, i diritti degli immigrati devono essere garantiti”.

In Portogallo i casi di contagio da coronavirus hanno superato 5mila unità e i decessi sono un centinaio, molto meno della vicina Spagna, dove la situazione è drammatica. Le autorità sanitarie portoghesi prevedono che i casi raggiungeranno il picco alla fine di maggio.

Non ci sono dati sulle richieste di residenza o asilo in sospeso, ma nel 2019 risultavano residenti nel Paese 580.000 immigrati, la maggioranza dei quali brasiliani, seguiti da rumeni, ucraini, britannici e cinesi.

Richard Danziger, direttore regionale dello IOM, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, si è complimentato con il governo portoghese, guidato dal 2015 dal socialista Antonio Costa: “in questi tempi eccezionali, i diritti dei migranti devono essere garantiti”.

31 marzo 2020

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