La giornalista marocchina Souad Sbai riflette sulla rivoluzione che ha scosso il suo paese scrivendo su Il Sussidiario.net: "La svolta del Marocco, di cui il risultato referendario è solo la straordinaria certificazione numerica, deve far riflettere sul fatto che le rivoluzioni e primavere non possono essere indotte, ma possono e debbono venire solo dall’interno di un Paese.
Seguire un modello di rivoluzione che arriva dall’esterno è un rischio, perché è e rimane sempre un prodotto non aderente al background culturale su cui poi dovrà innestarsi. Anche e perché non c’è mano straniera che saprà dirigere la svolta libertaria meglio di chi ce l’ha nel cuore e nella mente. E il Marocco ne è la più fervida esemplificazione concreta.
Cosa sarà dopo questa riforma il Marocco? Quello che ci preme sottolineare è quello che non sarà. Ovvero un paese in mano all’estremismo e all’oscurantismo. Quello che sarà lo lasciamo decidere ai giovani marocchini, che ne hanno il sacrosanto diritto, non fosse altro per coloro a cui, in altri paesi, questo diritto è stato strappato".
(Foto di Uk in Italy)
La rivoluzione marocchina che l'Europa invidia
commento di Souad Sbai

5 luglio 2011
Approfondimenti sul web
Genocidi e crimini contro l'Umanità
la negazione del valore dell'individuo
La prima definizione giuridica in materia di persecuzioni di massa risale al 1915 e riguarda il massacro delle popolazioni armene da parte dei turchi, cui seguono i processi delle Corti marziali a carico dei responsabili. Nel Trattato di Sèvres del 1920 le Grandi Potenze usano i termini di crimini contro la civilizzazione e crimini di lesa umanità.
Al termine della seconda guerra mondiale, di fronte alla tragedia della Shoah, il Tribunale Militare del processo di Norimberga contro i gerarchi nazisti stabilisce, in apertura, i crimini per i quali la Corte ha competenza...
Il 9 dicembre 1948 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite approva all’unanimità la Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio, considerato il più grave crimine contro l'Umanità.
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Il libro
Tu non uccidere. Umanità e attualità del male
Paolo Pelliccia e Domenico Canzoniero (a cura di)