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USA, il virus diventa grido di battaglia per i suprematisti bianchi

usano la paura della pandemia per reclutare seguaci, dice il NYT

Gli estremisti americani stanno tentando di trasformare la pandemia da coronavirus in un potente strumento di reclutamento, sia negli angoli più nascosti di Internet, sia nelle strade delle grandi città, approfittando della crisi sanitaria per propagandare la dottrina del suprematismo bianco in chiave antigovernativa. Anche se le proteste scoppiate in tutto il Paese hanno coinvolto persone molto diverse tra loro, unite nella richiesta di revoca dell’obbligo di stare a casa, non si può ignorare la presenza di estremisti, che diffondono messaggi anti-semiti e contro gli immigrati, scrive Neil MacFarquhar in un preoccupato articolo sul crescente attivismo della destra americana, pubblicato dal quotidiano The New York Times.

Aprile è in genere un mese pieno di ricorrenze per i suprematisti bianchi, con il compleanno di Hitler e l'anniversario dell'attentato di Oklahoma City, che 25 anni fa uccise 168 persone e che ancora funziona da richiamo per nuove reclute estremiste. Ma l'aprile di quest'anno, appena passato, ha portato qualcosa di più funesto: il coronavirus e le sue conseguenze tragiche nella società, usate come strumento di battaglia dagli estremisti, che diffondono disinformazione sulla trasmissione del virus e distorcono le ordinanze delle autorità parlando di "legge marziale sanitaria”, preludio all'avvento a lungo atteso dello Stato totalitario.

Non è ancora chiaro quale successo abbiano avuto questi gruppi nel reclutare adepti, ma una ricerca recente mostra un aumento significativo delle persone che leggono contenuti estremisti durante l’attuale stato di blocco forzato. Vari episodi di violenza sono stati collegati a suprematisti bianchi o a persone ostili al governo per i problemi legati alla pandemia, dice MacFarquhar.

L'Ufficio per la Sicurezza e la Prevenzione Interna del New Jersey ha dichiarato in marzo che i suprematisti bianchi hanno incitato i seguaci a effettuare attacchi durante la crisi da Covid-19 per suscitare paura e colpire le minoranze etniche e gli immigrati. "Abbiamo notato che i gruppi estremisti americani sfruttano la pandemia diffondendo disinformazione", ha dichiarato il Direttore Jared M. Maples. Il coronavirus viene liquidato come un fatto inventato, dipinto come una cospirazione ordita dagli ebrei e, in alternativa, descritto come una malattia diffusa da immigrati non bianchi, ha spiegato.

Il mese scorso, il Dipartimento della Sicurezza Nazionale ha messo in guardia le forze dell’ordine a livello nazionale in vista della possibile mobilitazione di estremisti violenti in risposta alle misure di isolamento in casa, secondo quanto riferito da un alto funzionario degli apparati di sicurezza e da un funzionario del Congresso, che non erano autorizzati a parlare.

Su Facebook, Twitter e YouTube circolano nuovi materiali, mentre quelli espulsi dalle piattaforme tradizionali migrano verso ambienti meno controllati, come Telegram, Reddit, 4chan e siti per il gioco. Una sottocultura nota come “gli accelerazionisti” vive nella costante aspettativa di una guerra razziale che rovescerà il governo federale. La pandemia diventa l'ultimo di una lunga serie di possibili fattori che accelerano il rovesciamento dell’ordine.

Dall’inizio di aprile negli Stati Uniti l'utilizzo online di contenuti estremisti violenti è cresciuto del 21% rispetto agli otto mesi precedenti, secondo un rapporto di Moonshot CVE, società che controlla la navigazione degli estremisti su Google. ISD Global, un centro studi londinese sui social media americani, ha scoperto che anche gli abbonamenti ai canali estremisti sono aumentati notevolmente. E c’è preoccupazione per gli effetti di questi materiali sugli adolescenti annoiati che trascorrono innumerevoli ore online.

Questi timori si sono accentuali dopo che il quotidiano estone Eesti Ekspress ha rivelato che il leader di un'organizzazione neonazista chiamata "divisione Feuerkrieg", età 13 anni, aveva discusso della creazione di un campo di addestramento terroristico, condiviso informazioni sulla fabbricazione di bombe e si era opposto con forza alla proposta di fusione con la "divisione Atomwaffen", un altro gruppo di “accelerazionisti” che sostiene la violenza.

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