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Via dal Venezuela i giornalisti invisi a Maduro

dopo l'espulsione di due reporter francesi, il rimpatrio di Jorge Ramos

Alcuni dei reporter arrestati in Venezuela

Alcuni dei reporter arrestati in Venezuela (Agenzia EFE)

L'anchorman dell'emittente tv americana Univision, Jorge Ramos, e la sua troupe di cinque operatori sono stati rimpatriati dal Venezuela negli USA dopo una detenzione di due ore all'interno del Palazzo Presidenziale di Caracas e la confisca delle macchine da presa e di altro materiale.

Il giornalista è stato arrestato proprio mentre stava conducendo un'intervista al contestato Presidente venezuelano, Nicolas Maduro. Ramos ha dichiarato a Univision che Maduro si è offeso quando lui gli ha mostrato alcune immagini di venezuelani che traevano cibo dall'immondizia, per dimostrargli che le persone stavano vivendo una crisi umanitaria

Martedì, membri dell'intelligence venezuelana hanno accompagnato Ramos e la sua troupe all'aeroporto Maiquetia di Caracas, dove si sono imbarcati su un aereo per Miami. "Le autorità non hanno fornito alcuna motivazione per il rimpatrio", ha dichiarato Ramos ai reporter all'arrivo. "Si sono limitate a comunicarci che eravamo stati espulsi dal Paese".

Ramos, di origini messicane, secondo il Guardian "è forse il giornalista più seguito dalle popolazioni ispanofone, ed è diventato particolarmente famoso quando Donald Trump lo ha espulso da una conferenza stampa in seguito ad alcune critiche che Ramos gli aveva rivolto durante la campagna per le presidenziali del 2016. 

Human Rights Watch si è detta molto allarmata per la lesione del diritto all'informazione in Venezuela. Non è infatti il primo caso di espulsione di giornalisti dal Paese su richiesta di Maduro. Vi sono frequenti arresti di reporter e, a gennaio, due giornalisti francesi, Baptiste des Monstiers e Pierre Caillé, erano stati fermati dopo avere girato alcune riprese fuori dal palazzo di Miraflores.

Recentemente sarebbero stati arrestati e in alcuni casi si troverebbero in carcere: i reporter cileni Rodrigo Pérez e Gonzalo Barahona, detenuti insieme ai giornalisti venezuelani Maiker Yriarte e Ana Rodríguez; sei giornalisti di vari Paesi latinoamericani, di cui è stata data notizia del fermo senza rivelarne le generalità; lo spagnolo Gonzalo Dominguez Loeda e la colombiana Mauren Barriga Vargas – il fotoreporter colombiano Leonardo Muñoz e l’autista venezuelano Josè Salas.

il segretario generale di Reporter senza frontiere, Christophe Deloire, ha definito  “estremamente inquietante” l’arresto di alcuni giornalisti stranieri da parte delle forze di sicurezza venezuelane. Deloire, che ha chiesto l'immediato rilascio di tutti i reporter detenuti, ha poi aggiunto: "Sono arresti estremamente inquietanti in un momento cruciale. Conosciamo le pratiche del regime di Nicolas Maduro in materia di detenzioni arbitrarie".
"Vi è un grave peggioramento delle condizioni dell’informazione in Venezuela", ha concluso il capo di Rsf. Che ha anche ricordato che i giornalisti fermati "non sono rappresentanti dei loro governi, e non devono essere né protagonisti né vittime di questa crisi politica".

Una crisi, questa, che è purtroppo lontana dal risolversi. 

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