Il tribunale penale internazionale per il Ruanda ha condannato Callixte Nzabonimana, ex Ministro ruandese, all'ergastolo.
L'uomo è stato riconosciuto tra i principali autori del genocidio del ruanda: per i magistrati ha istigato a uccidere i tutsi al Butare trading centre il 12 aprile 1994 e al Cyayi centre due giorni dopol. L'uomo ha firmato anche due accordi distinti a questo scopo.
Nzabonimana, ora cinquantanovenne, era stato arrestato in Tanzania nel 2008.
Ex ministro del Ruanda condannato all'ergastolo
è tra i principali autori del genocidio
4 giugno 2012
Ruanda 1994
lo sterminio dei tutsi e degli hutu moderati
Dal 6 aprile al 16 luglio 1994 si compie in Ruanda, piccolo Stato dell’Africa centrale, nella regione dei Grandi Laghi, il genocidio dei tutsi e degli hutu moderati per mano degli ultrà dell’Hutu Power e dei membri dell’Akazu.
La regione Ruanda-Burundi, esplorata a fine ‘800 dai tedeschi, viene affidata con mandato della Società delle Nazioni, nel 1924, al Belgio. Forti delle teorie fisiognomiche ottocentesche, i belgi si appoggiano, nello sfruttamento coloniale, all’etnia tutsi, che si era conquistata la corona intorno al XVI secolo, unificando il Paese e instaurando un regime monarchico di tipo feudale, sottomettendo gli hutu e i twa. Nel 1933 i belgi inseriranno l’etnia di appartenenza (hutu e tutsi) sui documenti di identità ruandesi.
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Il libro
ITALY FOR RWANDA 1994–2004, il genocidio testimoniato dallo spettacolo di Groupov
Antonio Calbi (a cura di)

Multimedia
Accadde in Aprile
Il genocidio visto da due fratelli, uno sposato a una tutsi e l'altro attivo nella propaganda hutu

La storia
Zura Karuhimbi
curatrice ruandese, sfruttando la superstizione salvò dozzine di Tutsi dal genocidio