Per la prima volta una corte svedese ha condannato un uomo per aver preso parte al genocidio del Ruanda del 1994, dove morirono almeno 800.000 persone, soprattutto tutsi. Si tratta di Stanislas Mbanenande che aveva un ruolo informale come leader e compì atti come sparare sulla folla con un'arma automatica.
Il Ruanda ha chiesto l'estradizione dell'uomo, ma Stoccolma ha rifiutato di concederla perché il condannato è diventato cittadino svedese.