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"Io, nato nel Gulag della Corea del Nord"

la storia di Shin Dong-hyuk

Shin Dong-hyuk è uno delle poche persone che sono sopravvissute ai Gulag della Corea del Nord. Shin è nato all'interno del Campo 14 e ha trascorso 22 anni all'interno del Gulag a causa dei presunti crimini commessi dai suoi genitori.

È l'unica persona che è riuscita a fuggire da una "zona di controllo totale" e a rifugiarsi nella Corea del Sud. Al contrario di quanto avviene in altri "campi di lavoro" della Corea del Nord, dove i prigionieri devono subire un programma di "rieducazione" che prevede l'indrottinamento e la propaganda, le persone richiuse nella "zona di controllo totale" sono considerate "subumani", senza nessuna possibilità di essere liberati.
Quindi questi prigionieri non ricevono alcun insegnamento dal regime: prima della sua fuga Shin non conosceva nemmeno i nomi di  Kim il-Sung o Kim Jong-il.


Shin ha raccontato le durissime torture che si subiscono nel Campo 14. Mentre era al lavoro in una fabbrica di abiti, è stato punito per aver fatto cadere una macchina da cucire: una guardia gli ha tagliato il dito medio, appena sopra la prima nocca. A 14 anni viene torturato per aver informazioni sul tentativo di fuga orchestrato da sua madre e da suo fratello e in seguito costretto ad assistere alla condanna a morte dei suoi familiari che lui stesso aveva causato con le sue rivelazioni.


Per Shin non esisteva l'idea di "famiglia", lui conosceva soltanto il Gulag, non sospettava nemmeno che esistesse un mondo al di fuori del campo.  Mentre lavora in fabbrica diventa amico di Park, un prigioniero politico di 40 anni. Park gli spiega che esiste un mondo al di fuori del Gulag dove è possibile mangiare cibo che il ragazzo non conosceva, come il pollo, il maiale,  il manzo. La dieta abituale di Shin prevedeva il cavolo, mais e sale per ogni pasto della sua vita. Qualche volta mangiava anche insetti o ratti. Shin diventa entusiasta all'idea di poter mangiare quanto cibo desidera, è questo che lo spinge a fuggire: Shin e Park pianificano la fuga. Il 2 gennaio 2005, quando a loro due viene assegnato il compito di lavorare accanto al confine del campo, Shin ha notato  che trascorreva molto tempo tra una pattuglia di guardia e l'altra e quindi i due avviano la fuga: Parker viene fulminato dal recinto elettrificato ma il ragazzo riesce a scappare. 


La  sua storia è raccontata in un libro non ancora tradotto in italiano, Escape from Camp 14.


7 maggio 2012

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