Il Progetto Memoria, in linea con i principi didattici dello Yad Vashem di Gerusalemme e a seguito dell’esperienza svolta negli anni precedenti, si pone l’obiettivo di presentare l'argomento dei Giusti agli studenti delle classi quinte della Scuola Primaria Montessori e delle classi terze della Scuola Secondaria di I° grado Montale di Bollate. Raccontare storie, senza però snaturare o svilire ciò che realmente furono i genocidi e le grandi tragedie dell’umanità, cercando semplicemente di utilizzare un linguaggio e uno strumento, quello appunto della storia, chiaro e accessibile ai bambini/ragazzi.
Il Parlamento italiano ha istituito, con la legge n° 211 del 2000, il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, quale “Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”.
Il 10 maggio 2012 il Parlamento Europeo ha istituito la Giornata europea dei Giusti il 6 marzo, data della scomparsa dell'artefice del Viale dei Giusti Moshe Bejski. Dal 7 dicembre 2017 la Giornata dei Giusti è solennità civile in Italia (legge 212/2017).
Il Progetto Memoria ha l’intento di trattare questi due importanti eventi e di celebrare l’esempio dei Giusti del passato e del presente per diffondere i valori della responsabilità, della tolleranza e della solidarietà. A partire dalla definizione data dallo Yad Vashem e stimolati dalla Giornata Europea dei Giusti, è stato infatti esteso il concetto di Giusto sino a includere quanti, in ogni parte del mondo, hanno salvato e difeso la vita e la dignità umana.
Ciò che rimane urgente è far crescere nuovi testimoni, dal momento che il tempo sta portando via i testimoni diretti di quanto avvenuto nella Shoah, ma soprattutto di stimolarli a fare scelte giuste e consapevoli nei confronti delle molteplici minacce della società attuale.
“Se trasmettiamo l’idea che i Giusti sono esseri uguali a noi, con difetti e contraddizioni,mostriamo che la bontà è possibile, che noi siamo esseri umani fragili, abbiamo una vita limitata e non possiamo essere eroi perfetti. Se trasmettiamo questo messaggio,quindi, dimostriamo che c’è una possibilità di essere Giusti nei momenti chiave. In questo modo la distanza tra il Giusto e un essere normale si accorcia, e aumenta la responsabilità. Chi non fa delle cose possibili è maggiormente responsabile di chi non fa delle cose impossibili. Chi è indifferente rispetto agli ebrei - uso questo termine per ricordare la parola INDIFFERENZA scolpita all’ingresso del Memoriale della Shoah diMilano - non è chi non ha voluto morire per gli ebrei, ma chi ha voltato la testa dall’altra parte. Ecco allora che se trasmettiamo l’idea di un Giusto comune e non eroico, trasmettiamo anche quella della bontà possibile, che diventa irresponsabilità quando,nella possibilità di fare il bene, non si agisce.” (Gabriele Nissim, presidente di Gariwo).
Obiettivi formativi e competenze attese del progetto Memoria:
- Ripercorrere le tappe salienti della storia della Shoah attraverso le storie raccontate in classe e attraverso l’intervento di testimoni;
- ricordare la Shoah e riflettere sulla modalità di trasmissione della memoria individuale e sul valore che essa ha per la memoria collettiva;
- elaborare contenuti per una possibile didattica della Shoah;
- i Giusti: chi sono? Andare oltre la Shoah.
Il progetto ho previsto la realizzazione di un docu-film per stimolare il ruolo di testimoni dei ragazzi.
Trailer del docu-film prodotto dalla scuola Montessori e Montale di Bollate a conclusione del progetto Memoria.
A cura del Prof. Mirko Luppi con la collaborazione dei docenti e degli alunni delle classi quinte della scuola primaria Montessori e delle classi terze della scuola secondaria Montale di Bollate.
Per richiedere copia del docu-fim in versione integrale scrivere a [email protected].
Collaboratore alla produzione Giovanni Signorelli;
collaboratore alla realizzazione del Docu-film Luca Negretti;
consulenza storica e musicale Manuela Sorani;
con l'amichevole partecipazione di Daniel Fishman, Liliana Segre e Silvano Sorani.
Gariwo ringrazia il Prof. Mirko Luppi per il materiale fornito.