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L'eredità di Papa Roncalli

intervista a Danny Rainer - IRWF

Il 29 aprile si è tenuta a Gerusalemme una conferenza internazionale sulla figura di Papa Roncalli. Gariwo ha intervistato Danny Rainer, dell'International Raoul Wallenberg Foundation di Gerusalemme, per conoscere i risultati della conferenza e della condidatura di Giovani XXIII come Giusto tra le Nazioni.


Può descriverci la conferenza su Papa Roncalli? Quali sono state le reazioni a Gerusalemme?

La conferenza sulla figura di Papa Angelo Roncalli si è svolta il 29 aprile. C'erano molte persone importanti dal Vaticano, studiosi dalle università, persone di diverse ONG. La conferenza era dedicata ad Angelo Roncalli, Papa Giovanni XXIII, e alla sua azione durante e prima del suo papato, ad esempio quando era delegato apostolico a Istanbul e Parigi. Questa conferenza commemorava il 50esimo anniversario della sua morte - morì nel 1963 - ed era articolata in quattro gruppi di esperti: il primo affrontava il rapporto tra Roncalli e la Shoah, analizzando il ruolo di Roncalli nel salvataggio degli ebrei; il secondo, diretto da Baruch Tenembaum - dell'IRWF - riguardava Roncalli e la creazione dello Stato di Israele; la terza sezione descriveva il documento Nostra Aetate e il Concilio Vaticano II; la quarta affrontava il tema dell'eredità di Papa Roncalli.
C'era una forte presenza dal Vaticano, c'era il Patriarca di Gerusalemme Fouad Twal e il Custode della Terra Santa padre Pierbattista Pizzaballa.
Il dibattito è stato molto interessante, ha avuto una grande eco perchè vi erano giornalisti di testate diverse e Mr Tenembaum è stato intervistato da molti di loro. Durante la conferenza abbiamo anche parlato del dossier su Papa Roncalli che abbiamo sottoposto a Yad Vashem nel 2001 per proporre la candidatura di Roncalli come Giusto fra le Nazioni.

Avete ricevuto una risposta da Yad Vashem in merito a questa candidatura?

Non ci è stata data una risposta ufficiale da Yad Vashem, ma penso che vi sia un'opposizione riguardo al fatto che, secondo Yad Vashem, Roncalli non è andato contro i suoi superiori, e questo è uno dei criteri che Yad Vashem applica quando considera la candidatura dei diplomatici. E nonostante fosse una figura dall'alto profilo morale, che poi divenne papa, resta aperta la questione di come Yad Vashem vede il suo superiore Pio XII. Yad Vashem è molto critico circa questo punto. Queste tuttavia sono solo alcune considerazioni, perchè una risposta uffficiale non è mai arrivata.

Yehuda Bauer ha preso parte come relatore alla conferenza, nel primo gruppo di lavoro. Cosa ha detto nel suo discorso? Ha parlato del ruolo di Roncalli durante la Shoah?

Il professor Bauer ha tenuto un discorso molto interessante, ma non ha parlato di Roncalli. Il suo intervento ha affrontato il tema dei molti cattolici che, durante la Shoah, hanno salvato gli ebrei, e ha analizzato la questione di quanti cristiani hanno soccorso gli ebrei.
Invece Dina Porat, storica di Yad Vashem, ha presentato una lezione molto ben strutturata sull'azione di Roncalli durante la Shoah.

Qual è secondo lei l'eredità di Papa Roncalli, in particolare per le relazioni tra cattolici ed ebrei?

Penso che Roncalli, durante la sua vita, abbia dimostrato di essere un amico sincero del mondo ebraico. Ha salvato gli ebrei - di questo non abbiamo dubbi - e ha avuto un ruolo molto importante, quando era nunzio apostolico, nell'aiutare la leadership ebraica prima della creazione dello Stato di Israele a trovare una via per la costruzione di questo Stato. Ha infatti aiutato Moshe Sneh - il rappresentante dell'Agenzia ebraica -  a recarsi in Vaticano e a cercare di convincere il Papa a non forzare i Paesi latinoamericani a votare contro il piano di partizione delle Nazioni Unite. 
Sneh ha contattato Roncalli e lui ha organizzato un incontro con il Segretario di Stato Vaticano, il Cardinale Tardini, convincendolo del fatto che il Vaticano dovesse fare pressione sugli Stati americani circa questo problema. Alla fine, la maggior parte di questi Paesi ha votato in favore della Risoluzione sulla partizione della Palestina.
Inoltre, è noto ciò che Roncalli ha fatto con Nostra Aetate, il documento che ha rimosso la frase, offensiva, che parlava dei "perfidi ebrei" - in relazione alla tradizionale accusa di "deicidio" rivolta al popolo ebraico. Questo documento rivoluzionario ha aperto una nuova era nelle relazioni tra la Chiesa cattolica e la comunità ebraica dopo secoli di pregiudizi e persecuzioni.
Penso che la sua eredità sia molto importante, e che Papa Francesco si muoverà su questa strada, cercando di stabilire relazioni migliori non solo tra cristiani ed ebrei, ma anche tra cristiani e altre religioni.

6 maggio 2013

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