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La nave giapponese che salvò gli ebrei lituani

sulla Hikawa Maru migliaia di ebrei raggiunsero la salvezza

La nave giapponese Hikawa Maru è un transatlantico, un vero gioiello della nautica nipponica, che oggi è attraccato permanentemente come nave museo nel Parco Yamashita di Yohohama. 

Fu varata il 30 settembre 1929 e fece il suo viaggio inaugurale da Kobe a Seattle il 13 maggio 1930. Era una delle tre motonavi della classe Hikawa Maru, che prendevano il nome da importanti santuari della religione shintoista. Il santuario di Hikawa si trova nella città di Saitama nell'Honshu centrale. Le altre due navi erano la Hehian Maru e la Hie Maru, che andarono distrutte nella Seconda Guerra Mondiale. 

Fu proprio in questo periodo drammatico che la Hikawa Maru si distinse, prima come nave di grande lusso - chiamata la "Regina dei Mari", su cui aveva viaggiato anche Charlie Chaplin nel 1932 -, poi come nave ospedale e infine per un coraggioso atto di salvataggio che riguardò migliaia di ebrei perseguitati in Europa. 

Nel 1940-41, prima dell'entrata in guerra del Giappone, molti ebrei fuggirono in Canada e negli USA attraverso il Giappone, e parecchi di loro viaggiarono sulla Hikawa Maru. In particolare ci furono 82 ebrei tedeschi e lituani che avevano viaggiato attraverso l'URSS e Vladivostok per poi raggiungere Seattle a bordo di questa nave. 

In seguito, il rabbino Zerach Warhaftig e la sua famiglia viaggiarono verso est, dalla Lituania in Giappone. Lasciarono Yokohama a bordo della Hikawa Maru il 5 giugno 1941 e approdarono a Vancouver il 17 giugno. Warhaftig disse che il viaggio era stato come "una vacanza estiva e con la guerra che sembrava così lontana" anche se, come ricordava, "non avevo una mente calma a causa della forte responsabilità che avevo di aiutare i rifugiati ebrei con i problemi che avevano di fronte". 

Warhaftig collaborò con il console giapponese a Kaunas Chiune Sugihara, Giusto fra le Nazioni, proprio per salvare più ebrei possibile. Quando, nel luglio 1941, gli USA reagirono all'invasione dell'Indocina francese da parte dei giapponesi confiscando diverse proprietà nipponiche, assicurarono tuttavia la non confisca dei translatlantici, e la Hikawa Maru continuò a operare. Fu l'ultima nave nipponica a visitare un porto americano prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, portando i rifugiati europei a Seattle, e rimpatriando al ritorno 400 cittadini giapponesi.

L'Hikawa Maru fu anche nave ospedale per i feriti in guerra, dal 1941 al 1945, trasportando ben 500 feriti di guerra giapponesi. Sopravvisse tre volte alla violenza delle mine. Alla resa del Giappone il 15 agosto 1945, la Hikawa Maru era una delle sole due navi passeggeri giapponesi a essere rimaste operative. Durante l'occupazione americana fu usata per rimpatriare soldati e civili giapponesi da varie località del Pacifico. Fino al 1953 la Hikawa Maru operò come nave da carico, poi tornò alla sua funzione di transatlantico tra Yokohama e Seattle. Nei periodi di pace 1930-41 e 1953-60 trasportò ben 25.000 passeggeri nel corso di 238 viaggi. 

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