Il 9 dicembre del 1948 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite approva all’unanimità la “Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di Genocidio” e il giorno successivo adotta la "Dichiarazione universale dei diritti umani".
Approfondimenti a cura del Comitato Foresta dei Giusti
I Genocidi
Raphael Lemkin
Sessant'anni di diritti umani: 1948 - 2008
crimine di Genocidio e Dichiarazione dei diritti dell'uomo

Raphael Lemkin con altri esperti (fonte Wikicommons)
9 dicembre 2008
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Nel quadro del secondo conflitto mondiale (1939-1945) si compie in Europa il genocidio del popolo ebraico (1941-1945). La “soluzione finale“, sei milioni di ebrei sterminati, è stata preparata da Hitler, salito al potere in Germania nel 1933. A partire dalla pubblicazione del Mein Kampf, Hitler progetta la rivoluzione nazionalsocialista sulla base di un’ideologia razzista.
Nella memoria del popolo ebraico e nella sentenza conclusiva del Tribunale Militare Internazionale, la stima dello sterminio è di 6.000.000 di persone. In realtà gli storici più accreditati, tra cui Raul Hilberg, ritengono che la cifra si aggiri intorno a 5.200.000.
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