La Fondazione Wallenberg ha commissionato al pittore Felix de la Conch un ritratto di Denis Avey, il soldato britannico che si fece internare ad Auschwitz per poter constatare personalmente quanto stava accadendo.
Avey, oggi 92enne, fu catturato dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale e rinchiuso in un campo per prigionieri di guerra adiacente ad Auschwitz. Ogni giorno marciava accanto ai prigionieri del lager senza poter scambiare parola con loro, pena la morte. Avey scelse di sostituirsi a un internato nel lager, un ebreo olandese. I due si scambiarono di posto e Avey varcò il cancello di Auschwitz III, dove rimase fino alla fine del conflitto.
Qui vide "l’inferno in terra, il luogo più crudele possibile", ma il coraggio e la solidarietà con i perseguitati non gli mancarono mai: Avey riuscì ad aiutare un uomo a mettersi in contatto con la sorella fuggita in Inghilterra.
Il veterano, che per 60 anni è rimasto così traumatizzato da non riuscire a parlare con nessuno di questa esperienza, oggi dichiara: “Ho voluto vedere per poter dormire la notte”.