Totalitarismi
Il pomo armato della discordia
Nel quartiere praghese di Smíchov, nella piazza intitolata ai Carristi sovietici, su un piedistallo di granito, fa bella mostra di sé un carro armato sovietico in memoria della liberazione di Praga nel maggio 1945.
Un funerale strettamente sorvegliato
Tra la sua firma di Charta 77 e il suo decesso, Jan Patočka riuscì a lasciare un'impronta morale e intellettuale indelebile al manifesto e al dissenso; una traccia così profonda da superare la fine del regime, cui aveva contribuito in modo sostanziale, per incidere anche sulla costruzione del sistema democratico postrivoluzionario della Repubblica Ceca.
Il monumento a Max van der Stoel e Jan Patočka
In un piccolo parco nel quartiere di Hládkov a Praga è stato inaugurato il monumento dello scultore Dominik Lang in memoria dell'incontro segreto presso l'Hotel Intercontinental di Praga tra l'allora ministro degli Esteri olandese Max van der Stoel e il filosofo dissidente Jan Patočka, portavoce di Charta 77. Un evento che cambiò lil destino del paese.
Le lezioni di Václav Havel su come creare una “polis parallela”
Pubblichiamo di seguito la traduzione integrale dell'articolo del New Yorker nel quale il filosofo e scrittore Pankaj Mishra analizza il pensiero di Vaclav Havel come portatore di valori da cui ripartire per difendere la democrazia dall'autoritarismo di Donald J. Trump e dei suoi consiglieri.
L'espulsione dai Sudeti
Un recente sondaggio mostra come solo un terzo dei cechi approva oggi l’espulsione dei cittadini tedeschi dai Sudeti, 15 anni fa la approvavano i due terzi della popolazione. Di Andreas Pieralli.
40 anni fa nasceva Charta 77
40 anni sono passati ma, oggi più che mai, in un’Europa nuovamente attraversata dallo spettro della paura e delle visioni. Per questo, in occasione di un anniversario così importante, riteniamo utile invitarvi alla lettura del manifesto di Charta 77 nell‘ottima traduzione di Massimo Tria. Di Andreas Pieralli.
Totalitarismi
la negazione dell'Uomo nel secolo delle ideologie
Nell'esperienza storica del Novecento emergono due fenomeni speculari e produttivi delle peggiori tragedie del secolo: il fascismo - nella sua versione estrema di nazismo - e il comunismo - nella sua versione estrema di stalinismo.
Entrambi sorretti da una straordinaria e dirompente potenza "ideale" in grado di trasformarsi in forza materiale: l'ideologia, intesa come capacità di fornire una visione complessiva del mondo che spieghi ogni risvolto della vita dell'uomo e gli attribuisca un senso rigidamente inquadrato in quella visione, dalla quale non si può prescindere senza perdere la propria stessa essenza.