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Ucraina: comunismo come nazismo

critiche dal Centro Wiesenthal

Il Parlamento ucraino ha approvato una legge che mette al bando i due regimi totalitari del XXsimo secolo, comunismo e nazional-socialismo e vietando tutti i loro simboli. "Il provvedimento mira a denunciare i regimi totalitari comunista e nazista come criminali", dice il testo aggiungendo che "la negazione pubblica della loro natura criminale" deve essere vietata, come anche la propaganda e i simboli.

Il Parlamento di Kiev ha inoltre deciso (con 271voti a favore) di riconoscere i nazionalisti ucraini, che collaborarono con i nazisti, come "combattenti per la libertà". I membri di gruppi paramilitari e clandestini, come l'Organizzazione degli Ucraini nazionalisti e l'Esercito Insurrezionale Ucraino, attivi dal 1917 al 1991, potranno ricevere sussidi sociali, perché combatterono per "l'indipendenza nazionale".

La norma che equipara sostanzialmente il comunismo al nazismo è stata approvata da 254 deputati, a fronte di un quorum minimo di 226 voti, ed è varata a meno di un mese dalle celebrazioni del 70esimo anniversario della vittoria sulla Germania nazista (il 9 maggio). 

Il leader del Partito Comunista ucraino, Pyotr Simonenko, ha criticato la delibera del Parlamento, che vuole sbarazzarsi degli "eroi della Grande Guerra Patriottica".

Durissima anche la reazione del Centro Simon Wiesenthal in Israele, che da anni è impegnato in attività educative e sociali per contrastare l'antisemitismo, l'odio e il terrorismo. Efraim Zurov, direttore del Centro, ha detto che "in molte nazioni già sotto l'URSS o regimi comunisti c'è il tentativo di riscrivere la storia di quel periodo per nascondere o minimizzare il ruolo di chi collaborò con i nazisti....Paesi che cercano di sviare l'attenzione dal loro collaborazionismo con i nazisti e enfatizzano il loro essere vittime del regime comunista. L'idea è creare una falsa simmetria tra i crimini comunisti e nazisti per cercare di scaricare le loro colpe e conquistare la simpatia che va alle vittime". Per Zurov questo "fa parte del tentativo di mettere in dubbio l'unicità dell'Olocausto e sostenere che non c'è differenza con i crimini del comunismo, ma ciò non è la verità: l'Olocausto è stato una tragedia unica a causa dell'ideologia fanatica dei nazisti, che tentarono di annientare totalmente un intero popolo - che non fu mai il caso con l'Unione Sovietica o il comunismo - una strage di massa pianificata, che non si è mai ripetuta in altre tragedie". 

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