Appena rieletto alla Presidenza della Russia, Vladimir Putin ha cominciato a fare arrestare gli oppositori. Centinaia di persone sono finite in carcere in seguito ai cortei contro la sua rielezione a Mosca.
I dissidenti hanno cambiato tattica per cercare di non essere incarcerati: ora indicono "proteste calme" o addirittura si limitano a riunirsi nei parchi, ufficialmente per partecipare a lezioni di yoga.
L'analista diplomatica degli affari russi della BBC Bridget Kendall ha ipotizzato che i dubbi sulla correttezza delle ultime elezioni possano erodere l'immagine di Putin come "uomo forte". Molti russi sarebbero esasperati dai brogli e dall'intolleranza verso il dissenso.
Il Presidente della Russia sfida anche l'Occidente, come mostra il suo continuo rimandare il tradizionale vertice con gli altri leader del G8 del post-insediamento. Alla parata di celebrazione della vittoria russa nella seconda guerra mondiale avrebbe dichiarato che il male subito dai russi a causa del nazismo sarebbe una piena giustificazione per il loro "pensare a se stessi".
Infine, Mosca appoggia il feroce regime siriano e potrebbe sfruttare l'incognita iraniana per mostrare i muscoli.