Il tribunale Onu per la Cambogia ha condannato in appello il compagno Duch all'ergastolo.
Kaing Guek Eav, 69 anni, era il comandante della S-21, la prigione di di Tuol Sleng a Phnom Penh. In questa prigione sono morte tra le 15 mila e le 17 mila persone per fame, stenti, abusi e torture.
L'uomo è l'unico dei Khmer Rossi ad aver chiesto perdono per le sue azioni. In primo grado era stato condannato a 30 anni di carcere. In appello aveva cercato di opporsi a questa sentenza sostenendo che aveva dovuto obbedire agli ordini per timore di essere ucciso.
I giudici non hanno accolto questa posizione e hanno appesantito la pena fino al carcere a vita:. Il Presidente della Corte ha spiegato che il compagno Duch dovrà scontare l'ergastolo perché i "crimini commessi [...] sono indubbiamente fra i peggiori registrati nella storia dell'uomo".
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Cambogia, carcere a vita per il compagno Duch
i khmer rossi alla sbarra
3 febbraio 2012
Approfondimenti su Gariwo
- Genocidio Cambogia [approfondimento]
- il processo di epurazione perpetrato dai Khmer Rossi guidati da Pol Pot a partire dal 1975
Tribunali penali internazionali
uno strumento per processare i crimini contro l'Umanità
Già agli inizi del ventesimo secolo le potenze vincitrici della prima
guerra mondiale avevano incaricato una “Commissione Alleata” di studiare
l’istituzione di una “Corte Internazionale di giustizia penale” per
punire i crimini
contro le “leggi di umanità”, ma il progetto era fallito, schiacciato dalle superiori esigenze diplomatiche.
La prima esperienza significativa di Tribunale sovranazionale, pur se
militare e non civile, è quella della Corte di Norimberga per i crimini
commessi dai nazisti, costituita dalle potenze vincitrici della Seconda
guerra mondiale. Un analogo tribunale fu istituito per le stesse
finalità a Tokyo.