La Corte penale internazionale ha riconosciuto colpevole per crimini di guerra Thomas Lubanga che ha reclutato e utilizzato bambini soldato durante la guerra del Congo tra il 1998 e il 2003.
Questo è il primo verdetto da quando è nato il Tribunale internazionale, una decina di anni fa. L'uomo si è dichiarato non colpevole, dicendo che era solo un uomo politico e che non era coinvolto nelle violenze. Ma secondo l'accusa utilizzava bambini come guardie del corpo, schiavi sessuali e combattenti. Durante il processo all'Aja sono stati mostrati video in cui Lubanga incitava i bambini a combattere.
Il procuratore del Tribunale Penale Internazionale Louis Moreno Ocampo ha dicharato: "L'imputato ha rubato l'infanzia alle vittime costringendole a uccidere e a commettere violenze. Lubanga ha trasformato i bambini in vittime prima che avessero la possibilità di crescere".
Nel corso del conflitto più di 60 mila persone vennero brutalmente massacrate, ci furono violenze, torture, arresti.
La pena sarà decisa da tre giudici e potrà arrivare sino al carcere a vita.
(Nel video il racconto di un ex bambino soldato in Uganda).
Corte penale internazionale, la prima condanna
contro il signore della guerra Thomas Lubanga

Un bambino soldato
14 marzo 2012
Tribunali penali internazionali
uno strumento per processare i crimini contro l'Umanità
Già agli inizi del ventesimo secolo le potenze vincitrici della prima
guerra mondiale avevano incaricato una “Commissione Alleata” di studiare
l’istituzione di una “Corte Internazionale di giustizia penale” per
punire i crimini
contro le “leggi di umanità”, ma il progetto era fallito, schiacciato dalle superiori esigenze diplomatiche.
La prima esperienza significativa di Tribunale sovranazionale, pur se
militare e non civile, è quella della Corte di Norimberga per i crimini
commessi dai nazisti, costituita dalle potenze vincitrici della Seconda
guerra mondiale. Un analogo tribunale fu istituito per le stesse
finalità a Tokyo.