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Bassano del Grappa e i Giusti

le iniziative del Liceo Scientifico “J.Da Ponte”

L'Albero dei Giusti

L'Albero dei Giusti

“I Giusti sono i custodi della vita.
Facce ordinarie, persone comuni,
dentro, però, hanno cuor di leone
e un’anima in tempesta.
Sono eroi che non esitano di fronte al sacrificio;
si buttano, senza timore, nel baratro della vergogna;
accolgono con onore il dolore altrui,
lo comprendono e lo alleviano.”

Alcuni studenti della classe 2^AS del Liceo Scientifico “J.Da Ponte”, Bassano del Grappa (VI)

Questa frase, estrapolata da un testo elaborato da alcuni studenti, ci è giunta in redazione insieme a fotografie e documenti dagli alunni del Liceo Scientifico “J.Da Ponte”di  Bassano del Grappa, coordinati dalla professoressa Rosangela Sabbion – che, con la frase “L’amore dei Giusti per l’umanità tocca le corde segrete del cuore dei giovani e li fa uscire da spazi angusti, allargando il loro orizzonte culturale” rivela la sua passione per la scuola, per i giovani e per modelli significativi di alto valore morale quali i Giusti.
Elisabetta, studentessa della stessa 2^AS, esplicita l’impegno esercitato dalla professoressa e dei suoi compagni, realizzando l’originale composizione poetica che segue.

L’ALBERO DEI GIUSTI
Infinita è la vita dell'albero dei Giusti.
Infinita è la lunghezza delle sue radici.
Infinita è la grandezza della sua chioma.
Infinita è la purezza della sua linfa.
Infinita è la speranza delle sue foglie verdi.

Giallo di luce e rosso d’immenso amore
tingono le sue corolle in fiore.

Infinita è la giustizia dei Trentasei Angeli
che, in tempi di odio e dolore,
sulle sue fronde posano come fresca rugiada.
Portano il sole nella notte del mondo
e, col cuore, di un popolo salvano l’onore.

Francesco completa il senso della scelta di questi alunni di occuparsi dei Giusti, esprimendolo come una necessità un valore primario,il desiderio di pace anche nel futuro.
“Se da una parte il progresso dell’età contemporanea ci ha resi tutti protagonisti di una vita migliore, dall’altro lato noi rabbrividiamo pensando a cosa potrebbe accadere se una tragedia come quella della Shoah avvenisse ai nostri giorni, con la avanzatissima industria bellica dei tempi moderni. In un contesto come questo è indispensabile mantenere la pace nel mondo più che in ogni altra epoca passata. E la pace non si raggiunge con la guerra, come dissero molti re e sostengono alcuni politici, bensì con i valori dell’uomo “giusto”, che rispetta il prossimo, non pensa solo a se stesso, ma vive per gli altri e per un “bene superiore”.

Nel box approfondimenti “La scelta dei Giusti”, il testo completo di Francesco

Significativa anche la seguente attività di raffronto fra la “speranza del bene” e la “disperazione del male” espresse da alberi, realizzata sempre dai ragazzi di Bassano. Il 6 marzo scorso gli studenti hanno collocato nell’atrio del Liceo l’Albero dei 36 Giusti. Ogni figurina che pende dai rami riporta l'immagine, il nome e una breve descrizione di un "GIUSTO".  Nel 70° anniversario dell’eccidio del Grappa, agli alberi della morte dei nazifascisti viene simbolicamente contrapposto l’albero della vita le cui “foglie servono a guarire le nazioni” (Ap. 22, 2).

Nel box approfondimenti le immagini dell’iniziativa

In occasione della seconda Giornata Europea dei Giusti sono state molte le scuole che si sono attivate coinvolgendo gli alunni e le comunità locali. Tra i diversi materiali ho scelto il lavoro di questo istituto perché mi ha colpita l’albero realizzato all’ingresso del Liceo, che catalizza l’attenzione degli adolescenti in entrata ed in uscita, dando loro un primo ampio approccio al mondo dei Giusti.
L’eccellente lavoro di questi studenti ci permette, inoltre, di aprire una finestra su un Giusto riconosciuto da Yad Vashem il 23 settembre 2013: Gino Bartali. Ecco alcuni pensieri che i ragazzi hanno dedicato a questa figura:
“Gino Bartali mise la sua prestanza atletica al servizio dei perseguitati, incurante dei pericoli che l’impresa comportava. Rischiò la sua vita per centinaia e centinaia di persone delle quali non conosceva nemmeno il volto ed il nome. In queste situazioni emerge l'umanità che caratterizza un individuo. Non tutti sarebbero disposti a compiere le scelte del rinomato ciclista. Bartali invece, senza timore di andare contro gli ideali diffusi dal Partito Fascista e da Mussolini, ha affrontato con coraggio ciò che gli era stato proposto dal cardinale Elia Dalla Costa”.
Angelo

“La vita di Gino Bartali ci fa capire che lo sport educa alla vita. Infatti lo sport gli ha insegnato a non mollare mai, a essere solidale e ad accettare le sfide. Lui, infatti, avrebbe potuto rifiutare la proposta di aiutare gli ebrei e vivere nell’indifferenza, come molta gente  a quel tempo, ma decise di dire sì, per amore verso il prossimo. Merita il titolo di Giusto, perché ha dimostrato di essere allo stesso tempo uomo ed atleta”.
Alexandru

Per conoscere meglio la figura di Bartali, abbiamo chiesto a Salvatore Pennisi, della Commissione educazione di Gariwo, di tracciarci il profilo di questo Giusto. Nel box approfondimenti la sua riflessione.

Gli studenti del del Liceo Scientifico “J.Da Ponte” hanno incontrato Andrea Bartali, figlio di Gino, e hanno ascoltato dalla sua viva voce le vicende del “ciclista della solidarietà”. Da questo incontro è nata un’intervista, che riportiamo nel box approfondimenti insieme alle immagini dell’iniziativa.

Ringraziamo gli studenti di Bassano del Grappa, la loro professoressa e quanti ci hanno inviato e ci invieranno il loro contributo.

Riccardo Pacifici, Presidente della Comunità Ebraica di Roma, nel suo intervento al convegno Ricordare per poter scegliere: i Giusti fra le Nazioni, tenutosi a Firenze il 27 marzo scorso, ha affermato che “occorre un cambio di mentalità nella strategia comunicativa, bisogna creare meccanismi di emulazione positiva che aprano il cuore dei giovani alla speranza.”

Anche noi condividiamo questa affermazione e ci impegniamo a diffondere il tema di speranza che i Giusti dimostrano con la loro vita, nel mondo dei giovani. Tante scuole ci stanno dimostrando che ne vale la pena.

Nel box approfondimenti troverete anche la seconda parte del poster dei Giusti

Emanuela Bellotti

Emanuela Bellotti, Commissione educazione Gariwo

8 maggio 2014

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