Con la pandemia molti paradigmi sono cambiati. La globalizzazione ha mostrato il suo carattere invasivo attraverso la diffusione universale del COVID 19. Per salvaguardare la vita di milioni di persone, per rendere compatibili con sostenibilità e attenzione all’ambiente le “catene di valore” dell’economia mondiale, è necessario ripensare radicalmente principi e politiche delle relazioni internazionali.
Un nuovo mondo prende le mosse. La compressione della globalizzazione come l’abbiamo conosciuta ci porterà verso un “globalismo regionale”, dove grandi macro aree potranno, paradossalmente, regolare meglio fenomeni politici ed economici. Anche attraverso una tutela maggiore di diritti umani inalienabili e rispetto di regole democratiche.