Prima stagione
Nella prima stagione abbiamo raccontato le storie di: Moshe Bejski, l’uomo che dopo essere stato salvato da Schindler durante la Shoah ha creato il Giardino dei Giusti di Gerusalemme; Armin T. Wegner, un curioso fotografo che dopo aver documentato il genocidio armeno ha avuto il coraggio di affrontare Hitler con una lettera; Nelson Mandela, il gigante sudafricano che ha messo fine all’apartheid; Azucena Villaflor, leader delle Madres de Plaza de Mayo che cercano verità e giustizia per i figli desaparecidos; Felicia Bartolotta Impastato, che ha portato avanti la lotta contro la mafia del figlio Peppino a testa alta e senza cercare vendetta; di Pierantonio Costa, il console italiano che ha salvato 375 persone durante il genocidio in Ruanda.
S1 E6: Pierantonio Costa
Nella notte tra il 6 e il 7 aprile 1994 l’aereo del presidente Habyarimana viene abbattuto a Kigali, in Ruanda. È l’inizio del genocidio. Pierantonio Costa è il Console italiano, un imprenditore di successo che da quel momento decide di fare la sua parte, andando in soccorso di coloro che gli chiedono aiuto. Costa usa tutto ciò che è in suo potere per salvare delle vite, comprese quelle di 375 bambini di un orfanotrofio della Croce Rossa. La sua è la vicenda di un moderno Davide contro Golia. Un Davide che, nonostante le sue azioni, ha sempre portato con sé un grande rimorso: che si potesse fare di più.
Ospite: Françoise Kankindi
S1 E5: Felicia Bartolotta Impastato
La storia di Felicia Bartolotta, vedova Impastato, è la storia di una casa. Una casa a cento passi da quella di uno dei più grandi mafiosi del Novecento. Una casa chiusa ai compagni mafiosi del marito, ma aperta a tutti coloro che, dopo l’omicidio di suo figlio Peppino, hanno voluto conoscere la sua storia. Perché Felicia ha capito che la vita e la morte di suo figlio non hanno soltanto una dimensione privata, ma sono il simbolo della violenza della mafia e del coraggio della legalità.
Ospiti: Giovanni Impastato e Lucilla Andreucci
S1 E4: Azucena Villaflor
La storia di Azucena Villaflor ci porta nell’Argentina di Jorge Videla e ci racconta la nascita di un movimento di donne coraggiose, le Madres del Plaza de Mayo. Un fazzoletto bianco sul capo, in mano la foto dei figli scomparsi e sulle labbra una parola, desaparecidos, impronunciabile nella Buenos Aires del 1977. Azucena è stata tra le prime a dire “basta”, dopo il sequestro del figlio Néstor. Basta con le menzogne del regime, basta con le repressioni, basta con la violenza. Per questo è stata uccisa, e gettata in mare da un aereo. Ma il suo grido non è stato spento…
Ospite: Francesco Cataluccio
S1 E3: Nelson Mandela
Nelson Mandela è conosciuto e amato in tutto il mondo per il suo impegno per la pace, la negoziazione e la riconciliazione. Eppure ha più volte affermato che la lotta è stata tutta la sua vita. Questo è stato evidente fin dalla nascita: suo padre aveva infatti deciso di chiamarlo Rolihlahla, che vuol dire “colui che strappa il ramo di un albero”. In altre parole, uno in cerca di guai.
Dalle proteste contro il razzismo del giovane Mandela fino agli ultimi giorni della sua vita, passando per i 27 anni di prigione e la fine dell’apartheid. Un viaggio oltre il mito, alla scoperta dell’uomo che ha cambiato per sempre le sorti del Sudafrica.
Ospiti: Marcello Flores e Anna Pozzi
S1 E2: Armin T. Wegner
Alla scoperta di uno dei personaggi più incredibili del Novecento, che documentò il genocidio degli armeni ed ebbe persino il coraggio di scrivere una lettera a Hitler per suggerirgli di non perseguitare gli ebrei.
Pacifista, spirito libero e strenuo difensore dei diritti umani, lo scrittore Armin Wegner è riconosciuto dagli armeni come “Giusto” per essere stato uno dei primi a denunciare il dramma del loro popolo attraverso le fotografie scattate nei campi profughi della Mesopotamia. Quello stesso riconoscimento lo ha ricevuto nel 1967 anche a Gerusalemme per aver denunciato le leggi antisemite.
Non solo, durante la sua vita Armin Wegner ha raccontato e denunciato anche i crimini sovietici e scritto decine di lettere contro la guerra indirizzate ai grandi della Terra.
Ospite: Pietro Kuciukian
S1 E1: Moshe Bejski
La prima puntata della nostra serie è dedicata a colui che ha ideato il primo Giardino dei Giusti, quello di Yad Vashem, a Gerusalemme. Un luogo dove ogni albero piantato ricorda un uomo o una donna che durante la Shoah ha salvato almeno un ebreo dalla persecuzione nazista. Moshe Bejski lo ideò sapendo trasformare il suo destino personale in un esempio universale.
Scampato alla deportazione perché finito nella lista di Oskar Schindler, dopo il conflitto pagò il suo debito di gratitudine verso il suo salvatore conducendo una campagna controcorrente per onorare tutti coloro che salvarono gli ebrei.
Ospite: Gabriele Nissim
S1 trailer