Il dissenso nei regimi dell’Est europeo non è riducibile alla semplice connotazione di “opposizione”, ma deve essere considerato innanzitutto come il tentativo di costruire una polis parallela basata sulla responsabilità di ogni cittadino.
Da queste posizioni è nato un ampio movimento in grado di influire sui comportamenti e sulla mentalità dell’opinione pubblica, al punto che - a parte la Romania – il sistema totalitario è stato rovesciato in modo pacifico, con una nuova classe dirigente riconosciuta dalla maggioranza della popolazione.