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Władysław Anders

generale polacco, tra Katyn e la Lubianka

Nasce l’11 agosto 1892 a Blonie presso Kutno da una famiglia della piccola nobiltà terriera di origine tedesca. Frequenta la scuola russa per ufficiali della riserva, il Politecnico a Riga e il corso dell’Accademia per lo Stato Maggiore.

Dopo la rivoluzione bolscevica del 1917, prende parte alla creazione del Primo Reggimento degli Ulani di Krechowice. Nel 1918 insieme agli Ulani si arrende ai Tedeschi e si unisce all’Esercito Polacco. Durante l’Insurrezione della Grande Polonia del 1919 ricopre la carica di capo dello stato maggiore dell’esercito della Grande Polonia.

Nel 1924 riceve il grado di colonnello. Durante il colpo di stato del maggio 1926 è dalla parte delle forze governative contro Jozef Pilsudski, ciononostante negli anni seguenti gode del rispetto del Maresciallo.
Durante la resistenza della Polonia all’invasione tedesca, nel 1939 insieme all’esercito “Modlin” combatte nelle regioni di Plock e Varsavia.
Il 29 settembre 1939 nella regione di Sambor viene catturato dai sovietici. Per i suoi precedenti meriti nell’esercito russo, la NKVD prova a convincerlo a collaborare e gli propone una posizione nell’esercito sovietico. A causa dei lunghi interrogatori cui è sottoposto, sfugge alla sorte degli altri ufficiali polacchi, suoi compagni d’arme, uccisi a Katyn. Nonostante i brutali interrogatori, Anders categoricamente si rifiuta di passare ai sovietici, per questo nel febbraio del 1940 viene trasferito nel durissimo carcere della NKVD a Mosca, il carcere della Lubianka.
Il patto Sikorski-Majski del 1941 permette la costituzione di un esercito polacco in territorio sovietico. Inizialmente dovrebbe essere a capo del nuovo esercito il generale Stanislaw Haller. Purtroppo non si riesce a trovare il generale Haller: il capo delle Forze Armate non sapeva che il generale era stato ucciso dalla NKVD nell’aprile del 1940 a Charkow, infatti il regime sovietico teneva segreto l’eccidio di Katyn. In questa situazione il Capo Supremo, generale Władysław Sikorski, affida la missione di creare un esercito polacco al generale Anders.
Il generale Władysław Anders viene scarcerato il 4 agosto 1941 e comincia a creare il nuovo esercito. Si tratta di una grande occasione per i Polacchi dispersi su tutto il territorio dell’Unione Sovietica. I Polacchi che raggiungono il nascente esercito sono sfiniti e, dopo anni di lager, non hanno nessun contatto con le loro famiglie. Durante la formazione dell’esercito, grazie alla mediazione di Anders, vengono creati dei reparti di civili composti da donne e bambini, in modo da salvare quanti più Polacchi dai lavori forzati. Mentre i Polacchi raggiungono i punti di reclutamento, il generale Anders continua a cercare disperatamente gli ufficiali massacrati nella foresta di Katyn.
Le autorità sovietiche diminuiscono sistematicamente le porzioni di cibo per i soldati polacchi e l’amnistia per i Polacchi non comprende tutti i campi di concentramento e le carceri sovietiche. La situazione materiale del nuovo esercito polacco migliora grazie all’invio di divise e armi da parte della Gran Bretagna. Per questo, Anders decide che l’esercito polacco, anziché combattere in Unione Sovietica, si rechi in Medio Oriente a combattere sotto la guida degli Inglesi.
Nel 1942, contro la volontà del Comandante Supremo, il generale Władysław Sikorski, l’esercito di Anders arriva in Iran, dove prende il nome di II Corpo Polacco. In seguito si reca in Iraq e in Palestina, dove i soldati vengono addestrati.
Nel 1944 il II Corpo al comando degli Inglesi raggiunge l’Italia. La vittoria più importante dell’esercito polacco è la battaglia di Monte Cassino. Conquistando il monastero al quarto attacco il 18 maggio 1944, dopo i tentativi falliti dei reparti neozelandesi, britannici e americani, i Polacchi rompono la linea Gustav e aprono agli alleati la strada verso Roma.
L’esercito vince anche la battaglia di Ancona ed infine libera Bologna. Dopo la fine delle azioni di guerra, il generale Anders rimane in esilio. Nel 1946 le autorità comuniste polacche gli tolgono la cittadinanza polacca e i gradi di generale.
Nel 1949 pubblica i suoi ricordi di guerra nel volume Senza l’ultimo capitolo che diviene il suo testamento.

È stato una personalità molto importante per l’emigrazione polacca e, dedicandosi attivamente alla stampa e alle radio dell’emigrazione, è diventato il portavoce della volontà di tutti i suoi connazionali che erano rimasti all’estero. Nel 1954 diventa membro del cosiddetto Consiglio dei Tre a Londra, cioè la massima autorità del governo polacco d’emigrazione.
Władysław Anders muore il 12 maggio 1970. Come da suo desiderio è stato seppellito nel Cimitero Militare Polacco di Monte Cassino.


Biografia a cura degli studenti delle scuole medie superiori di Varsavia Adrianna Zurawska, Anna Janik, Karolina Zurek, Klaudia Przybysz, Daria Dymkowska, nell'ambito di un progetto dalla Casa di Incontri con la Storia. Gli studenti hanno preparato anche la bibliografia e la filmografia e hanno intervistato alcune persone legate alle figure dei Giusti prescelti. Il progetto ha avuto il contributo del Museo della Storia Polacca di Varsavia all’interno del programma Il patriottismo di domani.

http://praktycy.org

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