Il 6 aprile 1994 l’aereo del presidente Habyarimana viene abbattuto da un missile quando è in fase di atterraggio a Kigali. È l’inizio del genocidio dei tutsi e degli hutu moderati, per mano dell’esercito regolare e degli interahamwe, milizie paramilitari.
Il movente ideologico fondamentale è l’odio razziale verso la minoranza tutsi, che aveva costituito l’élite sociale e culturale del Paese.
In soli 100 giorni - dal 6 aprile al 16 luglio - perdono la vita circa un milione di persone, uccise soprattutto con machete, asce, lance, mazze.