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Lo storico di Memorial Jurij Dmitriev sconterà 15 anni di colonia penale

respinto il suo ricorso

Jurij Dmitriev è un archeologo e storico russo membro di Memorial - la più importante realtà che si occupa della storia dei gulag sovietici, la cui chiusura in Russia è stata confermata il 28 febbraio scorso - e fin dagli anni Ottanta ha lavorato sulla preservazione della memoria dei gulag e delle vittime dello stalinismo. 

Con Venjamin Jofe e Irina Flige di Memorial San Pietroburgo, ha scoperto Sandormoch, un sito immerso nelle foreste della Carelia dove sono state fucilate e seppellite circa 7000 persone vittime del Grande Terrore staliniano, rimasto sconosciuto fino al 1997. Gli studiosi hanno unito le loro ricerche e cercato nei boschi fino a rinvenire l’enorme fossa comune abbandonata.

Dmitriev, come ci ha raccontato su queste pagine l’attuale presidente di Memorial Italia Andrea Gullotta, ha lavorato incessantemente sul campo allo scopo di ridare dignità a queste vittime e un luogo dove potessero essere ricordate ed è direttore della sezione di Memorial in Carelia. Il lavoro, inoltre, non si è fermato qui, Sandormoch è diventato negli anni, su iniziativa degli studiosi e grazie al sostegno della Repubblica della Carelia, un vero e proprio cimitero memoriale, nel quale, ogni 5 agosto, si sono tenuti eventi di commemorazione.

Anche la memoria di Sandarmoch e il lavoro dei membri di Memorial, tuttavia, sono progressivamente entrati a far parte di quel “ricordo scomodo" del passato sovietico che il governo russo cerca di silenziare o rielaborare, in favore dell’immagine di una grande Unione Sovietica senza macchia.

Jurij Dmitriev è stato arrestato improvvisamente nel dicembre 2016 per produzione di materiale pedopornografico (questa accusa è stata poi giudicata infondata da tutti gli esperti indipendenti chiamati a giudicare il caso) e da lì è iniziato un iter interminabile che ha portato fino a una condanna a 15 anni di colonia a regime severo (non si sa dove verrà mandato), il cui ricorso da parte di Dmitriev è stato rigettato oggi dalla Corte Suprema della Repubblica di Carelia. Hanno comunicato la notizia i membri di Memorial Italia. 
Il ricorso in cassazione sarà presentato presso la terza Corte di cassazione per la giurisdizione ordinaria. 
È la terza volta che tutte le accuse vengono riesaminate e, si legge sulla pagina di Memorial Italia, sia nel 2018 che nel 2020 il tribunale, composto da membri diversi, aveva emanato assoluzioni riguardo alle due accuse principali (produzione di materiale pornografico e compimento di atti osceni), mentre riguardo al terzo (detenzione illegale di armi) Dmitriev era stato giudicato colpevole nel 2018, ma assolto nel 2020.
La notizia di questa definitiva condanna si aggiunge tristemente alla repressione subita da Memorial Internazionale in Russia e al clima di intimidazione di qualsiasi voce parli delle responsabilità del passato sovietico, così come del conflitto in atto che sta distruggendo vite e libertà. 

Helena Savoldelli, Responsabile del coordinamento Redazione

17 marzo 2022

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