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Gariwo tra memoria e futuro

primo incontro Ambasciatori e collaboratori di Gariwo

Un'immagine dell'incontro

Un'immagine dell'incontro

Il 18 giugno ai Bagni Misteriosi del Teatro Franco Parenti di Milano si è tenuta la prima riunione degli ambasciatori e collaboratori di Gariwo, un’occasione per raccogliere le idee su quanto fatto finora e condividere argomenti e progetti per il futuro. È stato un confronto tra le diverse e autorevoli voci che arricchiscono l’elaborazione del nostro lavoro e contribuiscono, ognuno con la sua specificità, a realizzarlo. Ci aspettavamo che non sarebbe stato facile, per la portata delle questioni da affrontare, trovare subito una linea condivisa di discussione, ma, appena abbiamo iniziato questa preziosa chiacchierata, i nostri punti di vista hanno virato tutti verso due aspetti che riguardano la nostra attività, uno più identitario e relativo ai Giardini dei Giusti, l’altro legato al tema dell’educazioneDi seguito quanto è emerso.

Partendo dalle urgenze del presente - come l’odio, l’intolleranza e il cambiamento ambientale e globale -, abbiamo riflettuto su come coniugare in modo sempre più stimolante l’analisi di queste problematiche con la nostra mission: la prevenzione dei genocidi. È apparso in modo chiaro come la responsabilità assunta da Gariwo nell’essere scopritrice di Giustiche insegnano comportamenti esemplari, sia la chiave per parlare non solo di passato, ma di presente e di futuro. I Giusti sono persone che hanno compiuto atti coraggiosi e fuori dal coro, che sono andati contro a leggi ingiuste, che hanno aiutato quando nessuno lo faceva, ma sono anche uomini con i loro difetti e debolezze, e, per questo, dimostrano che tutti, anche oggi stesso, possiamo agire come hanno fatto, che il bene è sempre possibile malgrado tutto.

Questo percorso di memoria attiva, che i Giardini dei Giusti mettono a disposizione della comunità, ha un valore civico, sociale e talvolta anche politico, quando tocca contesti politico-culturali delicati e difficili. I Giardini, si è detto, possono essere considerati come una sorta di pietra d’inciampo, un luogo di testimonianza positiva e dirompente che permette d’inciampare in nomi, storie e azioni. Ed è attraverso questa volontà di raccontare chi si è preso l’onere di fare una scelta rischiosa che possiamo affrontare le sfide che ci aspettano, stimolando comportamenti etici che siano la luce che contrasta il buio in cui la nostra Storia è caduta e può ricadere, seppure in modi diversi.

A fronte di tutto ciò, è fondamentale che i Giardini scelgano i Giusti da onorare in modo sempre più attento, con lo sguardo rivolto al lavoro che Gariwo svolge ogni anno, e partendo dalla dimensione qualificante della sua identità: le biografie come modello concreto dell’agire giusto.

Non si può inoltre parlare di trasmettere comportamenti senza parlare di educazione e di formazione non solo degli studenti, ma anche degli insegnanti. L’insegnamento della Storia del presente nel contesto scolastico italiano risulta infatti spesso mancante, e non sempre è facile per gli educatori costruire un pensiero globale critico tra passato e attualità. È qui che si inseriscono le storie dei Giusti, che con la loro forte componente emotiva e personale possono suscitare un interesse immediato nei ragazzi, rendendo più agevole la contestualizzazione storica di un avvenimento importante e la sua efficace comprensione. Gli studenti si entusiasmano quando si trovano di fronte alla questione della scelta che compiono i Giusti, è stato aggiunto, perché sentono di poter partecipare, di poter dare il proprio apporto nella società. Celebrare, parlare, lavorare su queste figure diventa allora un modo per insegnare valori morali.

Nel confronto, è emerso anche come le storie dei Giusti fanno incontrare le generazioni: gli studenti, affascinati dai loro talvolta ingegnosi gesti di ribellione all’ingiustizia, non mancano infatti di raccontare ai genitori che cosa hanno scoperto, di fare domande, di confrontarsi… I progetti didattici che si possono fare sui e con i Giusti sono i più diversi e i Giardini ospitano attività formative che spesso ci stupiscono per fantasia e impegno. Per questo, come già accade in moltissimi casi, vogliamo che non si fermino solo alla cerimonia d’inaugurazione ma siano dei luoghi vissuti e condivisi: tutti possiamo essere pescatori di Giusti.

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